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Archivio della Categoria ‘Musei e Fondazioni’

Mostra di Campo Grafico 1933 -1939 • 80 anni dalla fondazione presso il Museo della Stampa di Lodi

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sabato 12 ottobre 2013 – ore 17 inaugurazione
(ingresso libero)

Proseguendo la sua attività culturale, il Museo della Stampa e Stampa d’Arte a Lodi, in collaborazione con l’associazione culturale “Oltreponte”, ha programmato un avvenimento per ricordare l’80° della fondazione di “Campo Grafico”: un’impresa sorta nel 1933 e durata fino al 1939 che ha apportato la rivoluzione nel campo della tipografia italiana e della comunicazione visiva con una ventata di modernità.
Era composta da un gruppo di tipografi, galleristi, pubblicitari, pittori e tecnici specializzati con capofila il duo Attilio Rossi e Carlo Dradi, con il primo direttore del periodico costretto a espatriare in Argentina nel 1935 perché antifascista.
“Campo Grafico” era una rivista di tecnica ed estetica grafica che durò fino al 1939 e cessata per vari ostacoli, tra cui quelli economici, dopo 66 copertine disegnate, oggi rare e introvabili e ricercate che, nell’esposizione presso il museo della stampa, insieme a documenti, libri e foto, testimoniano un gusto in funzione di un rinnovamento.

Presentazione di Tino Gipponi con interventi di Pablo Rossi e Massimo Dradi, figli dei fondatori.
A seguire “AperiTipo” offerto dall’Azienda Agricola Nettare dei Santi
di G. Riccardi di San Colombano al Lambro.
Sarà possibile prenotare Bottiglie Edizione Speciale munite di etichette artistiche d’autore stampate al museo per la speciale occasione.

La mostra resterà aperta fino a domenica 27 ottobre con i seguenti orari: sabato e domenica dalle 15 alle 17.30 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12

Museo della stampa e stampa d’arte Andrea Schiavi
via della Costa, 4 – Lodi
tel. 0371.56011 – www.museostampa.org

Scritto da Giò

ottobre 9th, 2013 at 6:25

L’arte tipografica di Alberto Tallone nel contesto dell’editoria italiana del Novecento

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Venerdì 12 novembre 2010, ore 9.30
Sala Spazio Guicciardini, via Macedonio Melloni 3 – Milano

Intervengono
GIORGIO MONTECCHI
Professore di Bibliografia, Università degli studi di Milano
AURELIO AGHEMO
Direttore della Biblioteca nazionale Braidense
JAMES CLOUGH
Docente di teoria e storia della tipografia, Politecnico di Milano

Introduce e coordina
LUISA FINOCCHI
Direttore della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori

Saranno presenti ENRICO ed ELISA TALLONE

Seguirà una visita guidata alla Mostra
“Tallone Editore – La forma del pensiero”

Ingresso libero
Per informazioni
Provincia di Milano/Cultura, tel. 02.77406388/6325
www.provincia.milano.it/cultura

I libri e le carte dei tipografi

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Mercoledì 27 ottobre 2010 alle ore 17.00 nel Salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina di Parma sarà presentato il lavoro di riordino degli archivi personali e professionali di Giambattista e Margherita Bodoni, Raffaello Bertieri e Piero Trevisani, affiancato da una mostra bibliografica documentaria.

L’evento che rientra nella campagna nazionale “Ottobre piovono libri” affronta il tema degli archivi, presenti nelle biblioteche. Andrea De Pasquale, direttore della Biblioteca Palatina e del Museo Bodoniano, illustrerà il lavoro di riordino effettuato sugli importanti fondi archivistici conservati presso il Museo Bodoniano.

Un ricchissimo patrimonio di notizie offre l’archivio Bodoni (1768-1843), che oltre a far meglio comprendere la vita e l’attività del grande tipografo, fornisce un quadro completo del contesto socio economico del tempo. L’archivio raccoglie, oltre al vasto carteggio, le carte personali e di lavoro del tipografo saluzzese (tra cui preziosissimi lavori giovanili o disegni a penna per alfabeti e fregi), della consorte nonché compagna di lavoro, i documenti inerenti la gestione e la vita dell’Officina tipografica (testi manoscritti predisposti per la stampa, prove e bozze di stampa, ecc..). Il riordino ha inoltre permesso di individuare alcuni archivi aggregati e separare i fascicoli inerenti l’eredità di Bodoni.

Gli archivi di Raffaello Bertieri (1875-1941) e di Piero Trevisani (1866-1969), donati dalla vedova di quest’ultimo al Museo Bodoniano nel 1972, testimoniano la vita e l’attività professionale di due protagonisti degli studi di grafica e tipografia del ‘900.

L’archivio Bertieri delinea efficacemente l’attività del fondatore de «Il Risorgimento Grafico» (rivista tecnica di somma importanza in campo tipografico italiano), oltre a delinearne l’impegno di studioso e stampatore nella rinomata Officina milanese fondata con Piero Vanzetti.
Le carte e la biblioteca di Piero Trevisani, oltre ad illustrare la sua attività di giornalista, docente e studioso di arti grafiche, permettono di ricostruire le tappe fondamentali del percorso per l’istituzione della formazione professionale grafica in Italia, per la quale Trevisani combattè alacremente, nonché le fasi di creazione del Museo Bodoniano di cui fu tra i più attivi fondatori.

Alla presentazione seguirà la visita della mostra allestita nella Galleria Petitot, curata da Erminda Del Monaco, Costanza Marchesini e Caterina Silva, dove saranno esposti i documenti più significativi dei vari fondi e mostrate le acquisizioni più recenti (volumi della biblioteca di Raffello Bertieri).

Per maggiori informazioni:
Strada alla Pilotta 3, 43121 Parma
Tel. 0521 220411
Fax 0521 235662
daniela.moschini@beniculturali.it
museobodoni@beniculturali.it

(fonte: sito aiap)

The poetic of written space / La poetica dello spazio scritto

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Scrittura a mano e calligrafia in mostra a Venezia.

La mostra, legata alle attività didattiche proposte dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, presenta un percorso che vuole essere una sintesi tra tradizione e grafica contemporanea.
L’esposizione, a cura di Monica Dengo e Monica Viero, proporrà documenti manoscritti dalle collezioni della Biblioteca del Museo Correr, in particolare materiali che documentino l’uso privato e quotidiano della scrittura nel tempo, accanto a opere contemporanee che abbiano in comune la pratica della scrittura a mano anche come immagine, come insieme di segni scritti capaci di comunicare per sé.

La mostra è suddivisa in quattro sezioni:
Sezione storica: dai manuali del Cinquecento alle lettere ai documenti privati del Novecento, dalla Biblioteca del Museo Correr;
Sezione contemporanea: opere su carta e libri d’artista di artisti contemporanei che lavorano con la calligrafia occidentale, islamica e orientale. Sono esposti lavori dei seguenti artisti: Kitty Sabatier (Francia), Benno Aumann (Italia-Germania), Satsuki Hatsushima (Inghilterra-Giappone), Adriana Seri (Italia), Xin Ye (Francia- Cina). Hassan Massoudy (Francia-Iraq), Kolle Torsten (Germania), Mari Bohley (Germania), Cinzia Scuderi (Italia), Birgit Nass (Germania), Ewan Clayton (Inghilterra), Brody Neuenshwander (Belgio-USA), Carlo Buffa (Italia), Monica Dengo (Italia-USA), Akar Abdallah (Francia-Tunisia), Laurent Rebena (Francia), Michaela Keller (Svizzera), Norio Nagayama (Italia-Giappone).
Installazione di Monica Dengo: ti invito a fare tuo il testo. Testo da toccare, annusare, ascoltare e sentire.
Sezione Workshop: i lavori degli studenti che parteciperanno al workshop di calligrafia tenuto da Monica Dengo saranno poi esposti in una sala della mostra.
maggiori informazioni

INFORMAZIONI GENERALI
– Sede: Venezia, Museo Correr – II piano, Piazza San Marco, Venezia
– Inaugurazione: venerdì 1 ottobre, ore 18
– Apertura al pubblico: 2 – 31 ottobre 2010 Orario: 10/18 (biglietteria 10/17)

INFORMAZIONI
www.museiciviciveneziani.it Email mkt.musei@fmcvenezia.it
call center 848082000 (dall’Italia) +3904142730892 (dall’estero)

PRENOTAZIONI
www.museiciviciveneziani.it
call center 848082000 (dall’Italia) +3904142730892 (dall’estero)

Buchstabenmuseum — il museo delle lettere di Berlino

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Nel centro di Berlino, nei pressi della celeberrima Alexanderplatz in Karl-Liebknecht-Straße 13 nel Berlin Carré, ha sede il Museo delle Lettere e dei Caratteri Tipografici (Buchstabenmuseum).

Non è un “classico” Museo tipografico dove trovare caratteri, macchinari per le varie tipologie di stampa, ecc. ma un luogo dove si conservano e si documentano le “lettere” senza distinzione di cultura, lingua e dei sistemi di carattere in tutte le rappresentazioni possibili: da quelle tridimensionali utilizzate per le insegne o frammenti di scritte, a quelle tatuate; da quelle riprodotte in forma di pasta o biscotti a quelle fatte con i mattoncini Lego. Ogni materiale (che sia industriale o artigianale), ogni supporto, ogni condizione (nuove, rovinate o distorte) ed ogni forma sono buone bastano che siano “lettere”.
Le lettere sono gli elementi di base di tutte le tradizioni di semiotica testuale e della comunicazione scritta.

Come conseguenza della crescente omogeneizzazione della qualità del paesaggio urbano le lettere progettate e i segnali stanno scomparendo dallo spazio pubblico. A causa della scomparsa delle aziende tradizionali e dell’affermazione dei brand globali, caratteri regionali e storici si estinguono e scompaiono.

Il Museo delle Lettere – fondato nel 2005 da Barbara Dechant e Anja Schulze – lavora sia come una “recycling” company che come un archivio. Il Museo colleziona oggetti che semioticamente siano testimonianza significante dell’ABC, di significati indipendentemente dal materiale in cui sono state realizzate, della diversità delle funzioni e della varietà estetica.
Il Museo è organizzato in modo da esporre i propri materiali in modo non convenzionale, per sensibilizzare l’attenzione del pubblico sulla tipografia oltre che sulla collezione stessa.

Barbara Dechant ama e raccoglie lettere da molti anni e la sua collezione privata è divenuta sempre più grande non solo nella quantità ma anche nelle grandezze. Quando ha conosciuto la sua collega Anja Schulze hanno unito le loro due inclinazioni. Anja ha sempre voluto gestire un’impresa culturale e sua è stata l’idea di fare un Museo. Ecco perché tutte le lettere piccole e grandi hanno ora una casa accogliente.
Il loro obiettivo è ottenere lettere provenienti da tutto il mondo, per esempio dall’Asia dove queste tipologie di lforme sono così straordinariamente belle.
Recentemente hanno contattato per l’Italia l’Aiap dove i soci, in accordo con le curatrici del Museo, possono contribuire alla collezione inviando testimonianze della storia tipografica italiana.

Info Buchstabenmuseum, il Museo delle Lettere di Berlino.

Testo in portoghese

A Lodi un “Museo della stampa” tutto da scoprire

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Nel centro storico di Lodi è stato realizzato nel giugno 2008 il Museo della stampa e stampa d’arte nato dalla grande passione dell’Ing. Andrea Schiavi per questa arte e per la sua importante storia. Il Museo occupa ben duemila metri quadrati di superficie al piano terra di quella che era, fino agli anni Ottanta dello scorso secolo, la ex tipografia Lodigraf.
La collezione è tra le più importanti di Europa e con la Tipoteca Italiana di Cornuda, specializzata però sui caratteri tipografici, la più completa d’Italia. Ne fanno parte macchine, attrezzature e cimeli di diverse epoche, che illustrano tutti i processi di stampa: dalla xilografia alla calcografia, dalla serigrafia alla tipografia, dalla litografia alla stampa offset, dalla composizione manuale a quella meccanica in piombo, fino alla fotocomposizione e al computer. Un Museo vivo non solo indirizzato alle Scuole ma a tutti i cultori della materia e curiosi di questa storica arte.

Si entra dalla Sala Legatoria una suggestiva galleria, alle cui pareti sono appesi grandi pannelli provenienti da un’antica legatoria, sono disposte numerose macchine per tagliare, piegare, cucire i fogli di carta stampati, nonché per completare il prodotto-libro, con finiture varie, sulla copertina o sul dorso. Si tratta di presse doratrici, macchine cucitrici e cordonatrici, tutte perfettamente funzionanti, prodotte dalle più prestigiose fabbriche europee nell’Ottocento e nel primo Novecento. A documentare le diverse operazione delle donne, addette per tradizione ai lavori di legatoria, il tipico bancone da legatore dotato di tutta l’attrezzatura manuale dell’antica Legatoria Torriani, attiva nell’Ottocento a Cologno Monzese. Molto curioso è il sistema presentato per la stampa degli spartiti musicali dove prima vengono incisi i pentagrammi con una specie di rastrellino e successivamente inserite le note incise direttamente dai punzoni.

La galleria successiva è la Sala Arte dove si può ammirare una ricca selezione di torchi calcografici e litografici di notevole interesse storico costruiti dal secolo XVI al secolo XIX, nonché alcune lastre in rame incise come matrici calcografiche intorno al 1850. Pregevole è anche la raccolta di pietre litografiche di grande dimensione proveniente dalla Casa Editrice Vallardi di Milano, eseguite tra il 1870 e il 1930. Rara e originale è la serie di cromolitografie di alcune stazioni della Via Crucis, datate 1875. Alle pareti una rassegna di prove di stampa a tema unico (una conchiglia), realizzate da noti artisti lodigiani contemporanei per documentare le diverse maniere della calcografia, oltre ad altre tecniche come la xilografia, la serigrafia e la linoleografia.

Il terzo grande spazio che si visita è la Sala della Stampa Tipografica dove tra le centinaia di reperti storici riportati all’antico splendore, sono collocati numerosi torchi tipografici in ghisa di produzione europea e americana dei secoli XIX e XX.
Nella stessa sala si trovano le prime stampatrici, dalle più semplici manuali da tavolo, alle più complesse platine e piano cilindriche, a funzionamento manuale o elettrico.

In fondo alla sala una vera e propria fonderia di caratteri in piombo con la presenza di macchine Linotype e Monotype perfettamente funzionanti per la fusione e composizione meccanica che si completano con la compositoria manuale con la raccolta di numerose polizze di caratteri tipografici nella maggior parte italiani conservate in antiche cassettiere, con punzoni, matrici e caratteri in legno.

Arricchiscono la preziosa collezione un impianto completo ad uso didattico per la fabbricazione della carta, dalla cellulosa alla filigrana, i macchinari per la stampa di carte valori, una collezioni di vecchie macchine dattilografiche e di sistema per la stampa in Braille, nonché un significativo impianto completo per la stampa a smalto in rilievo (rilievografia) con due meravigliose antiche presse capaci di stampare a più colori.

Telaio per la produzione di filigrane sulla carta
Telaio per la produzione di filigrane sulla carta

Nell’ultimo spazio museale, la Sala dei Torchi e delle Presse vi è una ricca ed elegante selezione di torchi ottocenteschi provenienti, in prevalenza, dalla rinomata fabbrica della famiglia Dell’Orto di Monza. In particolare si segnalano i torchi Stanhope e Albion appartenuti a Claudio Wilmant, il più famoso incisore e fonditore attivo a Lodi e Milano nell’Ottocento.
Seguono in successione altri torchi tipografici e presse di pregevole fattura; infine, al centro della sala, il gioiello del Museo: il torchio “Columbian”, inventato dall’americano George Clymer, costruito a Londra dal 1817. È l’unico esemplare custodito in Italia.

Particolare del torchio “Columbian”, inventato dallamericano George Clymer
Particolare del torchio “Columbian”, inventato dall’americano George Clymer

Aperto da martedì a sabato con visite guidate a pagamento e su appuntamento per classi, gruppi ed associazioni.

Museo della Stampa e Stampa d’arte a Lodi
via della Costa 4
Lodi
www.museostampa.org
info@museostampa.org
Tel. 0371.56011 – fax: 0371.422080