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Dite la vostra sul lettering del nuovo logo di Roma

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Dopo il “cetriolo verde” con un lettering molto criticabile utilizzato per il logotipo di promozione turistica “italia” di rutelliana memoria ecco un altro capolavoro di pessimo lettering oltre che immagine.

Una scelta del lettering a dir poco imbarazzante quella fatta dalla Mediapeople srl di Torino per il nuovo logotipo per la città di Roma che avrà il compito di rappresentare la città in ambito nazionale e internazionale nella promozione culturale e turistica e nel relativo merchandising.
Imbarazzante per qualità, storicità e assemblaggio. Prima di tutto la scelta della composizione in minuscola che nulla a che fare con le forme “romane” della Capitalis Romana ovvero con le lettere maiuscole come quelle dell’iscrizione sul basamento della Colonna Traiana.
Nessuna lettera di quell’assemblaggio è collegabile alla storia di Roma dove dai primi Lapidari alla Rustica le lettere hanno forme unicamente maiuscole.

Esempio tipico di lapidario perfetto, ed inesauribile fonte di studi e di imitazioni, lo si può ammirare in una stele del basamento della Colonna Traiana, eretta nell’anno 114 nel Foro Traiano di Roma.
Esempio tipico di lapidario perfetto, ed inesauribile fonte di studi e di imitazioni, lo si può ammirare in una stele del basamento della Colonna Traiana, eretta nell’anno 114 nel Foro Traiano di Roma.

In questo logotipo sono presenti, andando a ritroso, la lettera “a” che è una forma somigliante alla minuscola carolina del periodo del Regno dei Franchi di Carlo Magno (800) che con Roma aveva solo contatti religiosi; la “M” è la sola forma maiuscola, storpiata nella forma per fare da colonna alla lupa, e disegnata, si fa per dire, con i pennelli di un software vettoriale. Probabilmente con gli stessi strumenti vettoriali sono state disegnate le forme per le lettere “r” e “o” che presentano un disegno ornamentale certamente non legato alla romanità e di pessima fattura.
Questa composizione con caratteri di stili diversi ricorda un’altra macedonia tipografica che era rappresentata dal logotipo del “cetriolo verde” turistico per l’Italia di rutelliana memoria.
Un paio di considerazioni personali al di fuori della mia analisi del lettering la voglio fare sul marchio nel suo complesso: la prima sulla collocazione della lupa su una colonna come se fosse il Leone di San Marco, la seconda sull’assenza di Romolo e Remo. Forse sono andati allo stadio Olimpico a soffrire vedendo la … Roma.
Sul prossimo numero di Progetto Grafico (18) edito da Aiap sarà dedicato un articolo su questo concorso, che come moltissimi altri in Italia provocano solo imbarazzo.

Scritto da Giò

settembre 25th, 2010 at 7:46