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La rivista Tipoitalia e il nuovo scenario tipografico in Italia: il video •

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Questo video è una sintesi di questa Palestra tipografica:

prossimamente!

Presso lo IED di São Paulo, in Brasile, si è tenuta, la sera del 5 agosto dello scorso anno davanti ad un numerosissimo pubblico (circa 500 persone iscritte), una conferenza di Claudio Rocha e Giangiorgio Fuga su “La rivista Tipoitalia e il nuovo scenario tipografico in Italia” dove oltre a presentare al pubblico paulistano la rivista sulla tipografia italiana Tipoitalia, nata sull’esperienza di Claudio nella rivista brasiliana Tupigrafia, è stato mostrato da Giangiorgio un ricco panorama sul type design contemporaneo in Italia: designer, tendenze, istruzione, problematiche per un confronto con le esperienze brasiliane che ha incuriosito il pubblico che poi ha dialogato con i relatori.

Testo in portoghese

La rivista Tipoitalia e il nuovo scenario tipografico in Italia

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Presso lo IED di São Paulo, in Brasile, si terrà, la sera del 5 agosto, una conferenza di Claudio Rocha e Giangiorgio Fuga su “La rivista Tipoitalia e il nuovo scenario tipografico in Italia” dove oltre a presentare al pubblico paulistano la rivista sulla tipografia italiana nata sull’esperienza di Claudio nella rivista brasiliana Tupigrafia, verrà mostrato un ricco panorama sul type design contemporaneo in Italia: designer, tendenze, istruzione, problematiche per un confronto con le esperienze brasiliane.

Testo in portoghese

Nasce TIPOITALIA la rivista della Tipografia italiana

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Dopo lunga gestazione è finalmente in uscita TIPOITALIA la rivista della Tipografia italiana.

Curata da Claudio Rocha type designer brasiliano, ma attualmente residente in Italia, e Simone Wolf di Typevents Italia, la rivista vuole stimolare un nuovo Rinascimento della cultura tipografica italiana che da alcuni anni, grazie alla conferenza ATypI a Roma del 2002 con la prima mostra di Italic 1.0 e successivamente con altre iniziative fino ad arrivare alla seconda edizione di Italic 2.0, ha risvegliato l’interesse verso questa “arte” nata proprio nel nostro Paese alla fine del xv secolo.

Claudio Rocha, ricco della sua esperienza nella co-direzione della rivista brasiliana Tupigrafia, ha voluto far nascere anche in Italia un importante strumento di comunicazione sulla tipografia.
Nella rivista saranno illustrati aspetti storici del lettering, dell’editoria e della tipografia italiana, ed anche analisi di caratteri italiani contemporanei e saggi fotografici.
La rivista è bilingue (italiano e inglese) e il primo numero si è avvalso dei preziosi contributi di esperti della materia come James Clough, Giada Coppi, Sandro Berra, Piero De Macchi e Giangiorgio Fuga.

Vi aspetto tutti alla presentazione ufficiale che si terrà mercoledì 28 gennaio 2008 presso lo IED di Milano, via Sciesa 4 alle ore 18:30

Testo in portoghese

“L’alfabeto e la città” di James Clough: la conferenza

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Si è svolta martedì scorso, presso il Centro di Studi Grafici di Milano, la conferenza di James Clough “L’alfabeto e la città” con numerosa partecipazione di pubblico dove James ci ha incuriosito, divertito e fatto riflettere sulle varie insegne, iscrizioni, targhe e segnaletiche che ha fotografato personalmente, o che ha ricevuto, in giro per l’Italia.

Tralasciando le lapidi e le iscrizioni antiche italiane, delle quali una sola serata non sarebbe bastato ad illustrarle, James ci ha fatto vedere un pot-pourri di immagini partendo dalle targhe stradali, da quelle “ordinate” milanesi con le indicazioni scolpite e pitturate di nero su lastre di marmo bianco e in alcuni casi adattate in ornamenti architettonici, a degli esempi di Bergamo che ne vanta ben 15 tipi differenti, o all’esempio di Urbino composte in «Didot» condensato che le rende illeggibili. Altre targhe che ci ha fatto vedere: una in ceramica di Faenza (molto pertinente con la cultura cittadina) o una, sempre in ceramica, di Monleale (AL) dove l’indicazione “via Castello” risulta molto bello e brillante, come pure una curiosa di Borgo Po a Torino in stile rococò fiorentino che “scaccia i romani” o i “nissioetti” (nizioletti – lenzuolini) veneziani, a me cari, introdotti nella città lagunare dagli occupanti napoleonici nella fine del ıx Secolo (come ci conferma anche James Mosley).
Le targhe proiettate di seguito invece illustravano i numerosi “misfatti”, purtroppo facilmente ritrovabili, in giro per l’Italia: da una “via Tasso” a Cologno Monzese (MI) ad una sovrapposizione di targhe a Pianezza (TO) dove le nuove metalliche composte con un pessimo carattere coprono in parte le antiche molto belle, memoria storica di un paese. Per non parlare delle targhe tipo “via D. Alighieri” con “via Dante A.” (la foto di Anna Ronchi le mette in confronto ambedue).

Nella seconda parte della serata James ci ha fatto vedere alcune iscrizioni archigrafiche degli anni ’30 in tanti diversi stili tra le quali il bellissimo bastoni spaziato del Tribunale di Milano fatto dall’Arch. Marcello Piacentini e sempre dello stesso progettista le iscrizioni del Museo Nazionale di Reggio Calabria e del Palazzo INPS-Missori a Milano. Alcuni curiosi nessi tipografici trovati sulle lapidi del Cimitero Monumentale di Milano ed altre iscrizioni dove si notavano i diversi posizionamenti, più orizzontali o più verticali, delle ‘S’ sinuose tipiche di quegli anni.
In contrapposizione al bastoni di Piacentini per il Tribunale milanese, l’uso tridimensionale dello «Stop» di Aldo Novarese per il Tribunale di Napoli. Aldo non avrebbe mai ipotizzato tanto onore per un suo carattere “sperimentale e giocoso” utilizzato per un luogo tuttaltro che allegro.

Terza parte della conferenza riguardava le insegne di negozi nate come puro lettering dipinto su fondo metallico o dipinto sul verso di lastre di vetro ora sempre più diventate di materiale plastico, perdendo quella manualità artigianale che creava “opere” molto interessanti. Di queste tipologie di insegne James ci ha illustrato tre tipi differenti: Liberty, vernacolari (inteso come opere non professionistiche ma molto “libere e fuori da ogni regola compositiva”) e progetti grafici veri e propri.
Interessanti sono le ricerche sulle vecchie insegne che stanno scomparendo o che, purtroppo sono già scomparse, ma che fortuna rimangono almeno come fotografie, come la “Latteria” di Milano in zona via Zecca Vecchia e una oramai rarissima indicazione, sempre nel centro di Milano, di denominazione di “Contrada”.
Sopravvivono ancora delle vecchie insegne come quella del negozio “Mutinelli” a Milano o di un cinema a Modena come pure di mosaici pedonali a Venezia per indicare ristoranti (un esempio illustrato è l’uso di un corsivo inglese per un ristorante storico veneziano la “Antica Carbonera”), in alcuni casi la sensibilità di alcuni negozianti fa sì che, nonostante il negozio venda altra merce o che abbia cambiata solo la propietà, mantenga le insegne storiche come testimonianza culturale e storica del vissuto (l’insegna “Paracqua” o di una ex Farmacia trasformata in boutique ambedue in via Solferino a Milano ne è un esempio).
Tra le tante insegne progettate che James ci ha fatto vedere ci sono stati alcuni esempi tra i quali l’uso un po’ particolare di una ‘H’ per un fast food di Pesaro dove la lettera è diventato il busto di un cameriere che serve un burger o i giochi di lettere in altri elaborati.
Anche in questa categoria non mancano i “sotterfugi” come nel negozio di casalinghi dove la lettera ‘g’ è stata completamente posizionata sopra la linea di base (caso già illustrato in un mio precedente post sulla segnaletica della Metropolitana di Milano).
In chiusura di serata alcuni esempi di insegne esposte e di tombini di ghisa interessanti per alcuni accorgimenti per visualizzare, a seconda della forma del tombino stesso, gli acronimi di appartenenza.
Altre immagini di questa “caccia fotografica” di James Clough sono reperibili nei suoi articoli che ha scritto ultimamente per la rivista “Graphicus”.

Grazie James!

La conferenza “L’alfabeto e la città” di James Clough

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Lettere monospaziate sul Tribunale di Milano - Arch. Piacentini
Lettere monospaziate sul Tribunale di Milano – Arch. Piacentini

Martedì, 11 novembre alle ore 20:45 presso il Centro Studi Grafici di Milano si terrà la conferenza di James Clough dal titolo “L’alfabeto e la città”. Un tema che sta molto a cuore a James, e sul quale lavora oramai da qualche tempo. Si tratta delle forme grafiche delle insegne e delle iscrizioni, e il loro rapporto con la storia della città che le custodisce, dando carattere alle strade e conservando in modo speciale un pezzo di storia della società italiana.

Pur essendo un esperto di lettere, James non si lascia influenzare da nessun tipo di pregiudizio, e studia con occhio curioso qualunque tipo di lettera: sia che si tratti di regolari insegne di negozi che di trasgressive “tags” tracciate da giovani writers.

“L’alfabeto e la città” si terrà presso il Centro di Studi Grafici di Milano, in via Benigno Crespi 30 (MM3, fermata Maciachini, Tram 4, fermata Valassina o Bus 79, via Imbonati). L’ingresso è gratuito: accorrete numerosi!

Bodoni e le avanguardie – conferenza a Parma il 10 ottobre

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Convegno internazionale
Parma, Palazzo Sanvitale, Salone delle Feste 10 ottobre 2008, ore 9.30

Il 10 ottobre 2008 a Parma a partire dalle h. 9.30, presso il Salone delle Feste a Palazzo Sanvitale, avrà luogo il convegno internazionale  Bodoni e le avanguardie organizzato dal Museo Bodoniano e dalla Biblioteca Palatina di Parma.

Il convegno si propone di riunire studiosi italiani e stranieri della cultura non solo tipografica, ma più latamente figurativa, architettonica, grafica ed estetica del Novecento europeo, allo scopo di indagare e approfondire l’oggettiva presenza e il valore ideale dell’eredità bodoniana nelle esperienze artistiche dell’ultimo secolo.

Al convegno interverranno:
Andrea De Pasquale (Direttore della Biblioteca Palatina e Museo Bodoniano)
La riscoperta di Bodoni nel Novecento: le onoranze per il centenario della morte
Carlo Mambriani (Professore in Storia dell’Architettura – Università di Parma)
Bodoni, Bettoli e l’informatica.
Ipotesi per uno studio “digitale” del neoclassicismo parmense
Corrado Mingardi (Esperto di Bodoni, Bibliotecario responsabile della  Biblioteca della Fondazione Cariparma di Busseto)
Hans Mardersteig, l’Officina Bodoni e l’Edizione Nazionale di Gabriele D’Annunzio
Fabrizio M. Rossi (Grafico, consigliere AIAP, redattore di “Progetto Grafico”)
La fortuna tipo-grafica dei caratteri bodoniani nel Novecento
Gloria Bianchino (Professore di Storia dell’Arte Contemporanea – Università di Parma)
Architetture di carta. L’esperienza grafica nel Novecento italiano
Andrea Gatti (Professore di Estetica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Ferrara)
Dal canone neoclassico all’archi-scrittura contemporanea. Il gusto e la grafica
Paola Spinozzi (Ricercatore  di Letteratura inglese – Università di Ferrara)
“Preposterous thicks and thins”: Bodoni e la discrasia fra forma e significato nell’interpretazione di Williams Morris
Catherine De Smet (Storica dell’Arte)
Le conflit de l’architecture et de la typographie. La modernità paradoxale de Le Corbusier
Fabio Vittucci (Storico dell’Arte)
Intorno ai Bauhausbücher: una possibile ricezione italiana

L’evento è inserito nell’ambito del progetto Ottobre, piovono libri: i luoghi della lettura promosso dal Centro per il Libro in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Unione delle Province d’Italia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.