Typography – Tipografia – Tipográfia – Typographie – Typografie – Typografi – Τυπογραφία

Archivio del tag ‘esercizi’

Corso a Roma di “Calligrafia Gestuale” con Kitty Sabatier

questo post è ancora senza commenti! - lascia il tuo, grazie

A Roma, presso il CIAC – Centro Internazionale Arti Calligrafiche e del Libro in Piazza del Sole 54, si terrà il 27 e 28 marzo 2010, il corso di “Calligrafia Gestuale” con Kitty Sabatier.
Partendo dalla scrittura Cancelleresca e, attraverso diversi esercizi, si arriverà a un corsivo “gestuale” e personale. Cambiando la velocità, la presa dello strumento per scrivere, la pressione sulla carta, l’inclinazione e l’altezza delle lettere utilizzando strumenti e supporti per avere una varietà di segni.

KITTY SABATIER
Si è formata alle Beaux Arts di Tolosa e allo Scriptorium di Bernard Arin. Grafica e artista calligrafa, apre il suo primo atelier nel 1986. Attraverso l’esplorazione del segno arriva fino alla sua essenza, e dal suo talento nascono spazi vibranti e contrasti folgoranti.
Espone in Francia e all’estero. Dà corsi di calligrafia in un’associazione di reinserimento sociale e professionale (AISP) da 4 anni.
Per scaricare il PDF del corso con le informazioni cliccate qui
Chi volesse iscriversi contatti Marta Lagna telefonicamente: 347 1524155 oppure con una Email: info@articalligrafiche.it

Type Design 3: il “In Motu Vita” di Matteo Cellerino

questo post è ancora senza commenti! - lascia il tuo, grazie
Eccoci all’ottavo appuntamento settimanale con i lavori tipografici prodotti nella terza edizione del “Corso di Alta Formazione in Type Design” presso il Poli.design di Milano.

Questa settimana vi presento un’altra font ispirata ad una delle quattro architetture milanesi prese in esame dai partecipanti al corso.

Dopo il «MilanoCentrale» di Alberto Manzella ecco la seconda font abbinata alla “Stazione Centrale di Milano”, che proprio in questi giorni vede concludersi i lunghi lavori di restauro, è il «In Motu Vita» di Matteo Cellerino in una variabile di peso.

Nei prossimi appuntamenti del post vedremo, di settimana in settimana, gli altri lavori sempre abbinati alle quattro architetture milanesi: Torre Velasca, Stazione Centrale, Teatro alla Scala e Ca’ Brutta.

La Stazione Centrale necessita di almeno tre caratteri:

✔ Carattere “storico”(solo maiuscolo)
Carattere decorativo, non è una priorità la leggiblità quanto l’impatto estetico.
Sarà utilizzato per le insegne dei negozi e per l’eventuale comunicazioneStazione Centrale di Milano (ora Grandi Stazioni).
Fortemente ispirato e legato ai caratteri già presenti nelle iscrizioni storiche si rifarà anche al pastiche architettonico della Stazione riletto in chiave moderna.

✔ Carattere per la segnaletica (maiuscolo, minuscolo, cifre, segni d’interpunzione)
Ispirato a criteri di leggibilità e funzionalità, legame storico con i caratteri lineari in uso all’epoca.

✔ Carattere per la segnaletica elettronica (monospaziato, maiuscolo, minuscolo, cifre)
Versione riadattata ai pannelli display del carattere precedente.

L’obiettivo era creare un carattere lineare razionale e moderno ma con forti radici nei caratteri da stampa per segnaletica coevi o successivi alla realizzazione della stazione.
Le lettere hanno proporzioni umanistiche e sono leggibili da varie angolazioni, tagli e distanze.
Le aste ascendenti e le aste discendenti sono molto sporgenti, le aperture sono larghe per distinguere facilmente le lettere l’una dall’altra e la spaziatura è generosa.

Questi studi preliminari sono parte del “sistema” In Motu Vita, un sistema di caratteri pensato per adattarsi alle principali esigenze della stazione.
Come già detto, a seguito della ristrutturazione del 2008 molti degli spazi comuni saranno convertiti ad uso commerciale.
Sono state inoltre riscontrate diverse disomogeneità nei pannelli a palette, da sostituirsi, preferibilmente, con display a LED.
Per completare il progetto saranno disegnati due nuovi alfabeti: un alfabeto per le insegne dei negozi e la comunicazione esterna della stazione ed un alfabeto “ridotto” e monospaced per i pannelli elettronici.

Le vicende che portarono al progetto ed alla realizzazione della stazione Centrale di Milano, furono piuttosto lunghe e complesse quanto questo edificio imponente e variegato, nel quale la monumentalità si doveva e si deve tutt’oggi coniugare con la funzione a cui esso è destinato.
I progetti presentati al ”Concorso per la facciata della nuova stazione viaggiatori” del 1906 furono ben quarantatre.
Alla fine degli esami la commissione fu unanime nell’assegnare il primo premio al progetto “In motu vita” di Ulisse Stacchini. La costruzione a pieno ritmo iniziò nel 1925 e il 1 luglio 1931 la stazione venne inaugurata ufficialmente alla presenza di Costanzo Ciano. La stazione è attualmente interessata da importanti lavori di restauro e riqualificazione, iniziati ad agosto 2005, da parte di Grandi Stazioni, una società di Ferrovie dello Stato.
La facciata è larga 200 metri e la volta è alta 72, un record quando venne costruita. Dietro alla facciata, parallelamente ad essa corre la ”Galleria delle Carrozze”. La stazione non ha uno stile architettonico definito, ma è una miscela di diversi stili, in particolare Liberty e Art Decò, ma non solo. Talvolta il suo stile viene definito Assiro-Milanese. È stata definita dall’architetto Frank Lloyd Wright la più bella stazione ferroviaria al mondo.

Un sistema di caratteri per la Stazione Centrale di Milano, Ulisse Stacchini, 1912 – 1931

Nell’architettura della Stazione Centrale convivono:
✔ elementi Liberty (~1912, primo progetto, secondo la sensibilità di Stacchini )
✔ elementi littori (~1920, revisioni progetto, secondo le esigenze di propaganda del Fascismo)
✔ elementi moderni (~1950 ai giorni nostri, modifica e riadattamento degli spazi comuni)

Inoltre sta per essere ultimato un completo restauro della stazione che riadatterà parte degli spazi comuni destinandoli ad un uso commerciale.

Problemi della Stazione Centrale:
✕ Totale mancanza di uniformità nella segnaletica verticale
✕ Totale mancanza di segnaletica orizzontale (indicazioni sul pavimento)
✕ Invasività degli spazi pubblicitari e degli esercizi commerciali

I lavori già presentati nei precedenti post:
Il «Salieri» di Diana Quarti
Il «Velasca» di Nora Dealti
Il «Monumentale» di Pierfrancesco Annichiarico
Il «MilanoCentrale» di Alberto Manzella
Il «Labi.bold» di Laura Ferrario
Il «Velasca» di Laura Dal Maso
Il «Contrast» di Maddalena Lo Franco

Lettering e Tipometria allo IED di Milano

questo post è ancora senza commenti! - lascia il tuo, grazie

Durante il corso di Tipografia e impaginazione tenuto agli studenti del primo anno, con le lezioni teoriche di Tipometria vengono dati da fare diversi esercizi basilari di Lettering. Qui ve ne illustro un paio:

Un utile esercizio di lettering, seppur “estenuante”, per la memorizzazione delle forme delle lettere di vari caratteri.

Memorizza le forme!
Questo esercizio di lettering che faccio eseguire ai miei studenti serve per prendere dimestichezza con le forme diverse dei vari caratteri. Un esercizio di memorizzazione e di manualità che serve per saper poi riconoscere i principali caratteri e stili.

LAFAVATA HHOO nnoo
Questo è un esercizio di lettering sulla spaziatura e sul kerning che faccio fare ai miei studenti.
Agli studenti vengono dati tre alfabeti tipografici: un romano, un lineare e un lineare corsivo, e utilizzando questi devono comporre su carta da lucido delle frasi che vengono proiettate sullo schermo cercando di equilibrare otticamente gli spazi delle lettere utilizzando la crenatura.
Le maggiori difficoltà le riscontrano nel comporre le parole con caratteri senza grazie perché senza di esse hanno meno punti di riferimento e tendono, quindi, a allargare o stringere troppo gli spazi.

Esercizio molto importante per imparare a calibrare otticamente gli spazi tra le lettere (kerning) e gli spazi tra le parole.