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Thype! – a Typographic Design Event Torino

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Thype!Completely free!
Tre giorni di TipoGrafica a Torino dove si svolgerà Thype! creato da studenti per studenti. Attraverso workshop tenuti da professionisti nel mondo del graphic design si vogliono valorizzare le caratteristiche e le potenzialità di tale disciplina nella città di Torino. I laboratori creativi si articoleranno in tre giorni presso la sede di c.so Francia del Politecnico di Torino nelle aule master di Disegno Industriale dell’Alenia il 5 / 6 / 7 Maggio 2010.
Tutti gli eventi sono gratuiti ma per workshop e conferenze è necessaria la prenotazione che potete fare sul sito della manifestazione: www.thype.it dove potete trovare il calendario aggiornato degli eventi.

L’evento sarà articolato in tre giorni con scopi informativi e formativi,

Esposizione

Sarà allestito uno spazio espositivo consultabile durante i giorni dell’evento con stampe d’autore, manifesti sulla storia e la teoria dell’arte TipoGrafica e una photogallery.

Esposizione

Workshop

Quattro classi da venti persone ciascuna saranno tenute da vari professionisti nel panorama del graphic design nazionale, articolate secondo i vari focus tematici.

Workshop

Conferenze

I docenti terranno conferenze interdisciplinari relative ai 4 focus, ad intervallare le ore di workshop, proponendo la loro esperienza per uno scambio culturale.

Conferenze

Confronto

I progetti realizzati durante i workshop verranno stampati dagli studenti ed esposti per un momento di dibattito collettivo propositivo con gli altri professionisti e gli studenti.

Aperitivo

Condivisione

I partecipanti potranno condividere opinioni ed esperienze sui temi della TipoGrafica e non, in momenti di aggregazione collettiva durante l’aperitivo offerto a fine giornata.

esposizione

Escola do Design, Unisinos – Porto Alegre 2008

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La scorsa settimana ho tenuto presso la Escola do Design, Unisinos di Porto Alegre un mini-corso, in portoghese, di Tipografia ad una ventina di studenti nell’ambito di un interscambio tra la stessa Unisinos e il Consorzio Poli.design di Milano, già organizzatore dei corsi di alta formazione in Type Design.

Inizia l’ultima “aula“ di questo mini corso di tipografia

Date le poche ore a disposizione ho incentrato il tema dei miei interventi su l’utilizzo del carattere nell’editoria, non tralasciando però gli altri utilizzi; sulle regole per una buona composizione e sulle innumerevoli possibilità di griglie d’impaginazione.
Questa è stata la mia prima esperienza d’insegnamento in Brasile che dovrebbe dare seguito ad un mio workshop nell’agosto 2009 presso lo IED di São Paulo, e spero a tantissime altre occasioni.
Prometto ai miei studenti brasiliani di imparare a coniugare meglio i verbi portoghesi!

Nel mio spazio Flickr alcune foto fatte durante questo corso, qui sotto una preview:
[flickr album=72157605053290742 num=14 size=Small]

Testo in portoghese

Scritto da Giò

maggio 13th, 2008 at 4:45

Tipoteca Italiana a Cornuda (TV)

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Nel 1995 nasce la Tipoteca Italiana fondazione nel cuore della laboriosa provincia trevisana con l’intento di raccogliere, catalogare e conservare i caratteri tipografici ed i macchinari che hanno fatto la storia della tipografia italiana negli ultimi secoli.

Ospitata negli edifici dell’antico Canapificio Veneto, la Tipoteca da vita ad iniziative che valorizzano la tipografia.

Si costituisce così il Museo del Carattere e della Tipografia che offre al pubblico di studenti, di type designer e di cultori della materia una passeggiata nel panorama storico e tecnico della tipografia italiana attraversando le officine di fusione dei caratteri, le compositorie, le officine di stampa tipografica, i laboratori come: “Nell’officina di Gutenberg”, “La Scuola di Aldo” e “Tipi di tutti i tipi” e l’aula didattica dove si svolgono i corsi per comprendere dal vero l’invenzione della stampa a caratteri mobili, che ha permesso la diffusione universale del sapere, consentendo la nascita del mondo moderno..

Il Museo illustra tutti i passi della tipografia: dalla progettazione delle forme delle lettere alla loro incisione e itaglio dei punzoni di metallo; per poi passare all’ottenimento delle matrici che serviranno alla fusione dei caratteri per la produzione seriale dei tipi in lega piombo-antimonio.

A partire dagli anni ottanta del XIX sec., si assiste alla comparsa di tecnologie in grado di sviluppare la fusione meccanica, semiautomatica o automatica, e associata alla composizione.

Tra i continuatori di Gutenberg, pertanto, sono da annoverarsi gli inventori della “composizione meccanica”, quali gli americani Mergenthaler (1886) e Lanston (1887), creatori rispettivamente della Linotype e della Monotype.

La Monotype, introdotta in Italia nel 1903, è una macchina compofonditrice a caratteri mobili.

Concepita per la composizione di libri, è costituita da due dispositivi, la tastiera e la fonditrice. Nella homepage del sito della Tipoteca (in alto a sinistra) è possibile vedere un video sulla composizione utilizzando la Monotype.

La tastiera di una Linotype
La tastiera di una Monotype

La Linotype produce una “linea di tipi” ed è la capostipite delle macchine compositrici e fonditrici monolineari: incontrò da subito una vasta accoglienza, e per generazioni di tipografi occupati nei giornali fu la incontrastata “regina”.

Venne introdotta in Italia nel 1899. Nel Museo vi è anche una nutrita collezione di caratteri di legno dove la matrice di stampa si ottiene grazie all’arte di incidere il legno, nota come xilografia. La tecnica xilografica era utilizzata per realizzare caratteri mobili e fregi, soprattutto da manifesti: avevano, rispetto al piombo, il vantaggio della leggerezza e venivano intagliati direttamente sulla tavoletta.

L’introduzione del pantografo segna una vera “svolta” nella produzione dei caratteri, sia di legno sia di piombo: tale strumento, infatti, permette di eseguire disegni o incisioni con dimensioni ingrandite o ridotte rispetto a quelle di disegni originali.

Per i corpi grandi venivano utilizzati caratteri in legno
Per i corpi grandi venivano utilizzati caratteri in legno preferibilmente di pero

Fase antecedente la stampa è la composizione dei testi, questa poteva essere fatta a mano dove il compositore prende dalla cassa i caratteri necessari a comporre una riga di testo e li allinea sul compositoio, strumento che egli tiene in mano.

La composizione della riga comporta, oltre alle parole, la composizione degli spazi tra le parole e degli eventuali bianchi all’inizio e alla fine della linea.

In questo modo, i caratteri vengono chiusi in una giustezza, che è la riga di testo o la larghezza di una riga.

Aggiungendo riga a riga si ottiene la pagina.

Le righe di testo, separate dalle interlinee, sono ordinate sul vantaggio, un piano usato per appoggiare le linee che ha composto. Ultimata la composizione della pagina, l’insieme delle righe viene serrato con morsetti in un telaio chiamato forma.

A questo punto, la forma è pronta per la stampa: la macchina tipografica provvederà a inchiostrare le lettere a rilievo e a stamparle su carta. Il terzo passaggio illustrato è la stampa dal torchio tipografico alla offset.

Molto interessante è importante è la collezione di caratteri italiani sia come tipi metallici, sia come specimen, che offre una rassegna delle interpretazioni più significative proposte nel corso del Novecento.

Il disegno del carattere si può definire vera e propria traccia di memoria storica, rivelatore di espressioni estetico-formali legate al contesto storico in cui nasce.

Ogni carattere viene esposto in una forma che raccoglie i segni rappresentativi, accompagnata dalla stampa e da documenti d’epoca.

Questi alcuni caratteri presenti: Pastonchi (F. Pastonchi-E. Cotti, 1927), Griffo (G. Mardersteig, 1929), Semplicità (Studio Nebiolo, 1930), Triennale di Guido Modiano (Fonderia Reggiani, 1933), Neon (G. Da Milano, 1935), Landi (A. Butti, 1939), Hastile (A. Butti, 1941), Microgramma (A. Butti, 1941), Dante (G. Mardersteig, 1946-52), Tallone (A. Tallone, 1949), Garaldus (A. Novarese, 1941), Garamond Simoncini (F. Simoncini, 1958), Eurostile (A. Novarese, 1962), Forma (A. Novarese, 1946-1948).

Alcune pubblicità e specimen di caratteri italiani
Alcune pubblicità e specimen di caratteri italiani

Ampio spazio è dedicato nella Tipoteca ai Type Designers italiani con la presenza di medaglioni monografici dei principali tipizzatori italiani, scelti in quanto protagonisti di momenti storici significativi, sia per l’evoluzione del gusto sia per la ricerca di un’espressione artistica legata alla tipografia italiana, segnando profondamente lo sviluppo dello stile italiano.

La parete armadio della raccolta delle polizze dei caratteri. Sopra i pannelli sono rappresentate le classificazioni stilistiche di Aldo Novarese e lintegrazione Fuga
La parete armadio della raccolta delle polizze dei caratteri. Sopra i pannelli sono rappresentate le classificazioni stilistiche di Aldo Novarese e l’integrazione Fuga

Indirizzo:
via Cotonificio 3
31041 Cornuda (Treviso)
T ++39/0423 86338
www.tipoteca.it
info@tipoteca.it

Questi sono gli orari di apertura del Museo:
dal martedì al giovedì: 9-13
venerdì: 9-13 / 14-18
sabato: 14-18
domenica: solo su prenotazione (gruppi)
lunedì, festività e maggior parte di agosto chiuso

gruppi: visite guidate su prenotazione