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Un tesoro tipografico del Novecento

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Un incontro a Milano, lunedì 29 novembre dalle 15 alle 17 nell’ambito di “Cosa dal niente” nello spazio della Fondazione Arnaldo Pomodoro, dove saranno allestiti uno spazio di incontri e laboratori come produzione di creatività.
James Clough presenta Un tesoro tipografico del Novecento. Con musica a tema, una selezione di cento manifesti cinematografici (1919-1939) della collezione della Cineteca Italiana. L’evento è a cura di Pietro Corraini.

A seguire il percussionista della Scala di Milano, Elio Marchesini, sposterà il tema della semplicità in ambito musicale.

Fondazione Arnaldo Pomodoro
via Andrea Solari, 35 – 20144 Milano

121+ libreria extemporanea
via savona 17/5 – 20144 milano | ph. +39 02 36584119 | 121@corraini.com
www.corraini.com
www.edizionizero.com/it

Piombi e rami alla Libreria Baroni di Lucca

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Sulla giostra dei piccoli editori d’arte: Piombi e rami alla Libreria Baroni di Lucca

Rassegna a cura di Nicola Dal Falco
L’occhio tipografico
sabato 21 marzo 2009 – ore 18
Il Buon Tempo presenta

La Passeggiata di Aldo Palazzeschi,

testo composto a mano con una selezione di caratteri tipografici italiani del Novecento e stampato a torchio presso la Tipoteca Italiana Fondazione di Cornuda.

e

Duccio pittore elettrodomestico, testi e xilografie di Valeria Brancaforte

testo e immagini incise nel linoleum e stampate a torchio in più colori.

Per la seconda volta a “Piombi e rami”, Lucio Passerini sceglie due libri esemplari, che rappresentano, però, un omaggio all’occhio e alla seduzione dell’impaginazione.

L’occhio tipografico coincide con quello artistico: nell’inventiva che seduce attraverso il rigore tecnico e nella composizione della pagina dove immagine e testo sono fusi in un’unica matrice.

La passeggiata di Palazzeschi è una poesia urbana, un elenco ritmato di titoli di giornale, di messaggi pubblicitari colti in strada da insegne e manifesti. Una sciarada di banalità che acquista però per semplice correlazione un tono al tempo stesso epico e lirico. Passerini la ha ricomposta, usando per ogni “messaggio” un tipo diverso di carattere tra quelli del Novecento, conservati nella Tipoteca italiana di Cornuda. L’edizione è stata stampata nella tipografia del museo trevigiano.

Il secondo libro, delle dimensioni di un album, nasce insieme a Valeria Brancaforte, una xilografa siciliana che oggi vive a Barcellona, capace di prendere alla lettera il significato greco del termine: scrivere sul legno, sposando per virtù di forme ed equilibri il segno e il disegno. Magicamente, ma non troppo, le parole hanno voce e le figure danzano senza fili. Duccio pittore elettrodomestico è un libro per bambini che abbiano già occhi e attenzioni da adulti o viceversa.

Un’ultima annotazione: i colori, usati come sciabolate, hanno, grazie al lavoro di sgorbia, una presenza e una lucentezza pari al bianco e nero.

Libreria Baroni, via San Paolino, 45 – 55100 Lucca, tel. 0583 583393

crisalbero@gmail.com

ndalfaco@cinquesensi.it

Consigli per gli acquisti di libri sulla tipografia

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In questo periodo natalizio vi consiglio l’acquisto di alcuni testi che trattano i temi della Tipografia, del Type Design, della Calligrafia e del Lettering, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello storico.

Tali libri potrete trovarli online sulla Libreria Aiap come per esempio “Italic 2.0” ed altri in lingua italiana.

Per i libri in inglese vi consiglio Amazon (troverete qui sotto ben 50 titoli selezionati per voi) e l’olandese Nijhof & Lee, specializzata nel settore.

Tupigrafia 8: la rivista brasiliana di tipografia

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Tupigrafia 8: la copertina progettata da Tony de Marco
Tupigrafia 8: la copertina progettata da Tony de Marco

L’ottavo numero della rivista brasiliana di tipografia Tupigrafia ha ben tre copertine differenti create da Claudio Rocha, Tony de Marco e Felipe Taborda.

Tupigrafia 8: copertina progettata da Claudio Rocha
Tupigrafia 8: copertina progettata da Claudio Rocha
Tupigrafia 8: copertina progettata da Filipe Tabouro
Tupigrafia 8: copertina progettata da Felipe Taborda

L’articolo di apertura è dedicato alla poesia visuale, con un quaderno di 8 pagine stampato in tipografia con caratteri in piombo e in legno. Em destaque, gli articoli sulla calligrafia artistica degli olandesi H.N.Werkman e Ewald Spieker e anche gli articoli sull’opera di Herb Lubalin, con un’attenzione speciale alla rivista Eros, editada per Lubalin nel 1962.

Tupigrafia 8: articolo su William Dwiggins
Tupigrafia 8: articolo su William Dwiggins design grafico e tipografo statunitense.

Dentro un’altra sezione la rivista mostra anche la produzione editoriale del designer grafico e tipografo nord-americano William Dwiggins; un saggio fotografico con gli orologi storici da torre in Italia; le scritte dal Tibet e una nuova onda di font digitali create da tipografi brasiliani.

Tupigrafia 8: articolo, di Claudio Rocha, sugli orologi storici da torre e campanile italiani
Tupigrafia 8: articolo, di Claudio Rocha, sugli orologi storici da torre e campanile italiani
Tupigrafia 8: una nuova font brasiliana
Tupigrafia 8: Bossa Nova una nuova font brasiliana

Prossimamente questo numero di Tupigrafia sarà acquistabile, in Italia, presso la Libreria Aiap.

Testo in portoghese

Lucrezia e Paulina

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Presso la Libreria Aiap è acquistabile il libro: Lucrezia e Paulina di Adriano Filippetti e Francesco Mantovani

Gelsomino D’Ambrosio (a cura di), con testi introduttivi di Franco Mariani e James Clough
Volume dedicato al progetto dei caratteri Lucrezia e Paulina, disegnati in occasione delle tesi di Adriano Filippetti e Francesco Mantovani discusse presso l’Isia di Urbino in tempi diversi e lontani tra loro. La descrizione dettagliata dei due progetti è corredata da ampio e curati apparati storici sulla tipografia rinascimentale cui sia il Lucrezia che il Paulina fanno riferimento.

“Ma, oltre al diletto personale e agli affetti, forte è stato il desiderio di far riflettere gli studenti sul ruolo fondamentale della tipografia nella formazione di un grafico: se l’esperienza diretta e costante, che molti ebbero modo di fare, oggi non è più proponibile, siamo consapevoli che conoscerne l’evoluzione tecnico-formale e poterla praticare, seppure in forma sperimentale, costituisca un bagaglio unico e irrinunciabile per la maggior parte dei mestieri del grafico” (Franco Mariani).

“Oggi ci sono diversi segni di un ritorno di interesse da parte dei giovani grafici italiani nelle radici storiche della tipografia. E siccome queste radici riguardano fatti che in larga parte hanno avuto un luogo in Italia, si potrebbe affermare che la curiosità da parte di italiani per una storia italiana non è altro che un fatto naturale; una rivendicazione del proprio patrimonio, niente di più. Ma si tratta, appunto, di un ritorno di interesse, che avviene dopo un lungo periodo di assenza di curiosità per queste cose” (James Clough).