Typography – Tipografia – Tipográfia – Typographie – Typografie – Typografi – Τυπογραφία

Archivio del tag ‘scuola’

Tipoteca Italiana a Cornuda (TV)

con 5 commenti - leggili e lascia anche il tuo, grazie

Nel 1995 nasce la Tipoteca Italiana fondazione nel cuore della laboriosa provincia trevisana con l’intento di raccogliere, catalogare e conservare i caratteri tipografici ed i macchinari che hanno fatto la storia della tipografia italiana negli ultimi secoli.

Ospitata negli edifici dell’antico Canapificio Veneto, la Tipoteca da vita ad iniziative che valorizzano la tipografia.

Si costituisce così il Museo del Carattere e della Tipografia che offre al pubblico di studenti, di type designer e di cultori della materia una passeggiata nel panorama storico e tecnico della tipografia italiana attraversando le officine di fusione dei caratteri, le compositorie, le officine di stampa tipografica, i laboratori come: “Nell’officina di Gutenberg”, “La Scuola di Aldo” e “Tipi di tutti i tipi” e l’aula didattica dove si svolgono i corsi per comprendere dal vero l’invenzione della stampa a caratteri mobili, che ha permesso la diffusione universale del sapere, consentendo la nascita del mondo moderno..

Il Museo illustra tutti i passi della tipografia: dalla progettazione delle forme delle lettere alla loro incisione e itaglio dei punzoni di metallo; per poi passare all’ottenimento delle matrici che serviranno alla fusione dei caratteri per la produzione seriale dei tipi in lega piombo-antimonio.

A partire dagli anni ottanta del XIX sec., si assiste alla comparsa di tecnologie in grado di sviluppare la fusione meccanica, semiautomatica o automatica, e associata alla composizione.

Tra i continuatori di Gutenberg, pertanto, sono da annoverarsi gli inventori della “composizione meccanica”, quali gli americani Mergenthaler (1886) e Lanston (1887), creatori rispettivamente della Linotype e della Monotype.

La Monotype, introdotta in Italia nel 1903, è una macchina compofonditrice a caratteri mobili.

Concepita per la composizione di libri, è costituita da due dispositivi, la tastiera e la fonditrice. Nella homepage del sito della Tipoteca (in alto a sinistra) è possibile vedere un video sulla composizione utilizzando la Monotype.

La tastiera di una Linotype
La tastiera di una Monotype

La Linotype produce una “linea di tipi” ed è la capostipite delle macchine compositrici e fonditrici monolineari: incontrò da subito una vasta accoglienza, e per generazioni di tipografi occupati nei giornali fu la incontrastata “regina”.

Venne introdotta in Italia nel 1899. Nel Museo vi è anche una nutrita collezione di caratteri di legno dove la matrice di stampa si ottiene grazie all’arte di incidere il legno, nota come xilografia. La tecnica xilografica era utilizzata per realizzare caratteri mobili e fregi, soprattutto da manifesti: avevano, rispetto al piombo, il vantaggio della leggerezza e venivano intagliati direttamente sulla tavoletta.

L’introduzione del pantografo segna una vera “svolta” nella produzione dei caratteri, sia di legno sia di piombo: tale strumento, infatti, permette di eseguire disegni o incisioni con dimensioni ingrandite o ridotte rispetto a quelle di disegni originali.

Per i corpi grandi venivano utilizzati caratteri in legno
Per i corpi grandi venivano utilizzati caratteri in legno preferibilmente di pero

Fase antecedente la stampa è la composizione dei testi, questa poteva essere fatta a mano dove il compositore prende dalla cassa i caratteri necessari a comporre una riga di testo e li allinea sul compositoio, strumento che egli tiene in mano.

La composizione della riga comporta, oltre alle parole, la composizione degli spazi tra le parole e degli eventuali bianchi all’inizio e alla fine della linea.

In questo modo, i caratteri vengono chiusi in una giustezza, che è la riga di testo o la larghezza di una riga.

Aggiungendo riga a riga si ottiene la pagina.

Le righe di testo, separate dalle interlinee, sono ordinate sul vantaggio, un piano usato per appoggiare le linee che ha composto. Ultimata la composizione della pagina, l’insieme delle righe viene serrato con morsetti in un telaio chiamato forma.

A questo punto, la forma è pronta per la stampa: la macchina tipografica provvederà a inchiostrare le lettere a rilievo e a stamparle su carta. Il terzo passaggio illustrato è la stampa dal torchio tipografico alla offset.

Molto interessante è importante è la collezione di caratteri italiani sia come tipi metallici, sia come specimen, che offre una rassegna delle interpretazioni più significative proposte nel corso del Novecento.

Il disegno del carattere si può definire vera e propria traccia di memoria storica, rivelatore di espressioni estetico-formali legate al contesto storico in cui nasce.

Ogni carattere viene esposto in una forma che raccoglie i segni rappresentativi, accompagnata dalla stampa e da documenti d’epoca.

Questi alcuni caratteri presenti: Pastonchi (F. Pastonchi-E. Cotti, 1927), Griffo (G. Mardersteig, 1929), Semplicità (Studio Nebiolo, 1930), Triennale di Guido Modiano (Fonderia Reggiani, 1933), Neon (G. Da Milano, 1935), Landi (A. Butti, 1939), Hastile (A. Butti, 1941), Microgramma (A. Butti, 1941), Dante (G. Mardersteig, 1946-52), Tallone (A. Tallone, 1949), Garaldus (A. Novarese, 1941), Garamond Simoncini (F. Simoncini, 1958), Eurostile (A. Novarese, 1962), Forma (A. Novarese, 1946-1948).

Alcune pubblicità e specimen di caratteri italiani
Alcune pubblicità e specimen di caratteri italiani

Ampio spazio è dedicato nella Tipoteca ai Type Designers italiani con la presenza di medaglioni monografici dei principali tipizzatori italiani, scelti in quanto protagonisti di momenti storici significativi, sia per l’evoluzione del gusto sia per la ricerca di un’espressione artistica legata alla tipografia italiana, segnando profondamente lo sviluppo dello stile italiano.

La parete armadio della raccolta delle polizze dei caratteri. Sopra i pannelli sono rappresentate le classificazioni stilistiche di Aldo Novarese e lintegrazione Fuga
La parete armadio della raccolta delle polizze dei caratteri. Sopra i pannelli sono rappresentate le classificazioni stilistiche di Aldo Novarese e l’integrazione Fuga

Indirizzo:
via Cotonificio 3
31041 Cornuda (Treviso)
T ++39/0423 86338
www.tipoteca.it
info@tipoteca.it

Questi sono gli orari di apertura del Museo:
dal martedì al giovedì: 9-13
venerdì: 9-13 / 14-18
sabato: 14-18
domenica: solo su prenotazione (gruppi)
lunedì, festività e maggior parte di agosto chiuso

gruppi: visite guidate su prenotazione

Escola De Franco – Corso di Calligrafia a São Paulo

con 23 commenti - leggili e lascia anche il tuo, grazie

L’insegna della sede in Rua Osorio nel centrale barrio República

Nel centro di San Paolo, nei pressi dell’Avenida São Juan (barrio República) avevo trovato questa scuola di calligrafia tenuta dal Prof. De Franco (attualmente è stata trasferita in un’altra sede) il quale indica le motivazioni per le quali è utile saper scrivere in bella calligrafia. Calligrafia come professione: inviti matrimoniali, diplomi, nella pubblicità, incisioni su metallo. Calligrafia come lavoro: una bella scrittura aiuta nella ricerca d’impiego. Calligrafia nella scuola: una bella scrittura rende il testo leggibile e facilmente apprezzato.

“Como devemos falar claramente para que nos entendam, devemos escrever legivelmente, para que leiam o que escrevemos” (Come dobbiamo parlare chiaramente per farci capire, dobbiamo scrivere leggibilmente perché sia leggibile ciò che scriviamo).

La storia dei “De Franco” nell’insegnamento della calligrafia in Brasile è una storia di amore un ideale. Tutto cominciò quando Donna Ida Nobile De Franco, madre del fondatore della Escola de Caligrafia De Franco, Prof. Antonio De Franco, arrivando in Brasile nel 1880 e originaria di una famiglia di nobili veneziani, portò con se una solida cultura e educazione di buoni principi che trasmise a suo figlio, includendo l’amore per la calligrafia.

Modello di esercizio muscolare di tracciamento
Modello di esercizio muscolare di tracciamento

Egli, nel 1915, dopo anni di dedicazione, elaborò un metodo esclusivo e certificato di insegnamento che attraverso tutto questo tempo venne comprovato nella qualità e efficienza della sua didattica.

In questa lunga impresa egli contò sulla collaborazione di tutta la famiglia e specialmente dei suoi tre figli – Edison, Flavio e Antonio – che, nondimeno formavano la direzione, se avessero dedicato, l’esempio del padre, alla formazione dell’arte della bella scrittura.

Un esempio di programma di un corso di calligrafia
Un esempio di programma di un corso di calligrafia

Attualmente, seguendo la tradizione della famiglia, già siamo nella terza generazione attraverso i professori Antonio De Franco Neto e Flávio Jose De Franco Jr e cominciano a preparare la quarta generazione con il piccolo Antonio Ramondetti De Franco.

Quella dei De Franco è l’unica scuola del Brasile dedicata esclusivamente alla formazione calligrafica.

Esempi di calligrafia inglese
Esempi di calligrafia inglese

Per conoscere i corsi della Escola De Franco dovete contattare direttamente la: www.profdefranco.com.br

Testo in portoghese