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Think Brand Town | Festarchlab a Terni

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All’interno del Festarch 2011 arrivato alla sua 3ª edizione di un sistema di iniziative internazionali organizzato dalla rivista Abitare e sostenuto dal Gruppo RCS che coinvolge la regione dell’Umbria, tra i vari workshop del Festarchlab di Terni quest’anno ci sarà anche:

AIAP / Non più labirinto.
Segni, simboli, caratteri per la rappresentazione del territorio

GIANGIORGIO FUGA / POLITECNICO DI MILANO (ITA)
FRANCESCO MARIA GIULI / MOLLY&PARTNERS / TERNI (ITA)
N° MAX PARTECIPANTI: 15

26 – 27 – 28 maggio 2011

Questo workshop porta a concepire un lavoro di informazione e pianificazione attraverso la leggibilità per arrivare a sviluppare la tematica di un approccio ad un sistema d’identità fatto di elementi di design della comunicazione quali
segni, simboli e caratteri prendendo come esempio il contesto urbano del quartiere della “Città Giardino” di Terni.

/ Scelta di un carattere tipografico ad alta leggibilità adatto per la distribuzione delle informazioni all’interno della sfera pubblica, studio sulle spaziature e dimensioni. Ipotizzabile la progettazione di una nuova font
come elemento individuale di “Città Giardino”.
/ Studio di un sistema di icone e simboli ad alta comprensione per il pubblico di ogni fascia d’età e di ogni provenienza internazionale.
/ Studio di una tavolozza cromatica per aggiungere la coerenza e migliorare la leggibilità delle scritte e dei segni comunicativi rispettando, dove necessario, i colori convenzionali (esempio: il blu per i parcheggi).

Fondamentale sarà poi lo studio del sistema di mappatura con la dislocazione della segnaletica, con la ricerca dei punti di riferimento principali.
In fase operativa lo studio del sistema dei supporti con misure e proporzioni in base al cono visivo di leggibilità completerà l’iter progettuale.


WORKSHOP

/ venerdì 27 maggio (mattino e pomeriggio)
mattinata >
> presentazione del brief e indicazioni operative con visione di case history similari;
seconda parte della mattinata e primo pomeriggio >
> raccolta di documentazione fotografica, logistica dei servizi pubblici e privati del quartiere (mappatura dei negozi, uffici postali, luoghi di culto, scuole, aree verde attrezzate, ecc.), stato di fatto dell’esistente (fermate mezzi trasporto e segnaletica varia);
nella seconda parte del pomeriggio analisi del materiale raccolto e primi studi progettuali.

/ sabato 28 maggio (mattino e pomeriggio)
mattinata e parte del pomeriggio >
> fase progettuale divisa in due aree:
• segnaletica scritta e segnaletica iconografica;
• in chiusura di giornata prove sul campo della fattibilità dei prototipi.

/ domenica 29 maggio (mattino)
> completamento della fase progettuale con lo studio dei supporti.

Per le iscrizione potete scaricare il modulo d’iscrizione.

Per altre informazioni http://www.abitare.it/festarch/2011/05/04/think-brand-town/

Gli esiti saranno postati nella Gallery di

http://www.thinkbrandtown.it

Scritto da Giò

maggio 19th, 2011 at 8:03

Bob Noorda ci ha lasciati

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Nel pomeriggio di lunedi 11 gennaio 2010 è venuto a mancare, al termine di una vita di appassionato lavoro e in seguito ad un grave incidente, Bob Noorda, una delle icone della grafica italiana e internazionale.

Olandese di nascita (Amsterdam, 1927) ma italiano di adozione, a partire dagli anni sessanta è stato uno dei principali artefici del rinnovamento della grafica italiana. Dopo aver lavorato per Pirelli e La Rinascente, nel 1965 ha contribuito a fondare l’Unimark International con Massimo Vignelli.
Ha realizzato alcuni dei marchi italiani più noti fra cui Coop, Arnoldo Mondadori Editore, Regione Lombardia.
Ha curato l’immagine grafica di Agip, Banca Commerciale Italiana, Dreher, Chiari & Forti, Fusital, Max Meyer, Richard Ginori, Total, Ermenegildo Zegna e Mitsubishi.
Ha lavorato per l’editoria collaborando con Vallecchi, Sansoni, Feltrinelli e Touring Club Italiano.
Ha progettato la segnaletica delle metropolitane di Milano, New York e San Paolo del Brasile.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti fra cui quattro volte il Premio Compasso d’oro e una laurea ad honorem in Disegno Industriale da parte del Politecnico di Milano (2007).

Nel 2007, in occasione degli 80 anni del maestro, l’AIAP gli ha conferito il titolo di Socio Onorario.

Ciao Bob!

Giò Fuga presenta “TipoItalia” a Roma d+

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Lunedì 14 dicembre, nel pomeriggio, a Roma nell’ambito di Roma Design più, la rassegna internazionale che sostiene e valorizza la cultura del design e si apre al confronto fra gli scenari internazionali. Promossa dall’Università “La Sapienza” di Roma Sezione Arti, Design e Nuove Tecnologie del Dipartimento ITACA – si svolge in collaborazione con la Provincia di Roma-Assessorato alle Attività Produttive e con la Camera di Commercio di Roma, ci saranno due interventi di Giangiorgio Fuga: la presentazione della rivista tipografica Tipoitalia e una conferenza di type design.

Tipoitalia è la prima rivista italiana dello stile della tipografia, che focalizza e sviluppa i temi della nostra tipografia e della grafica ad essa connessa. I temi trattati spaziano dal carattere classico alla produzione dei type designer contemporanei. Oltre ad articoli sulla storia della scrittura, della calligrafia, del lettering e delle fonderie storiche, la rivista ne presenta molti puramente “visivi” che evocano la forza della tipografia come immagine.

A seguire si svolgerà il seminario “Dallo schizzo alla digitalizzazione, come nasce una font?” nel quale verrà presentato un percorso che parte dal disegno a mano dei “glifi” fino alla digitalizzazione, con i suoi strumenti di lavoro e attraverso la presentazione di casi specifici. Verranno inoltre analizzate le varie tipologie di font con le loro specificità: per l’editoria, il video e multimedia, la segnaletica.

Alla fine della conferenza verrà preparato un “albero di Natale tipografico”. Chi vuole partecipare dovrà scattare precedentemente fotografie delle insegne e degli altri elementi tipografici presenti nel contesto urbano.
Questi materiali saranno utilizzati nel corso del workshop sotto la supervisione di Giò Fuga.

Lunedì 14 dicembre 2009
Ex GIL | Largo Ascianghi 5, Roma
Sala conferenze Moretti
h 15 | 18

A cura di Mario Fois e Mario Rullo e dell’AIAP

Testo in portoghese

TypeDesign3: Il “Torre Velasca” progettare un alfabeto per un’architettura

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Riprendo, dopo tre mesi, a presentare sul mio blog i lavori della terza edizione del “Corso di Alta Formazione in Type Design” presso il Poli.design di Milano.

In questo post vi presento un’altra font ispirata ad una delle quattro architetture milanesi prese in esame dai partecipanti al corso: la Torre Velasca.

Il progetto è di Bianca Scarfati la quale ha analizzato il quadro storico della Torre progettata e costruita tra il 1956 e il 1958 dal gruppo B.B.P.R.. Il progetto può collegarsi alla rivoluzione formale battezzata Neoliberty, ma con accenni di Brutalismo e comunque facente parte del variegato esprimersi del Razionalismo italiano, che si pone in stretto rapporto con il contesto milanese in cui sorge, svettando assieme al Duomo, ai campanili della città, ma soprattutto col Castello Sforzesco. Con la sua caratteristica forma a “fungo” è uno dei simboli più noti della città.

I primi diciotto piani sono occupati da negozi e uffici, mentre quelli fino al ventiseiesimo sono occupati da appartamenti.

Analizzando il linguaggio architettonico, Bianca ha riscontrato la volontà degli architetti nell’esibire la struttura portante in facciata: essa diviene elegante nervatura che, percorrendo longitudinalmente l’edificio, sostiene l’espansione del volume superiore.

Il prospetto frontale è articolato secondo una griglia che suddivide il passo tra i due pilastri, in quattro parti uguali. Questa maglia è certamente una struttura rigida che si palesa in tutti i piani dell’edificio ma, il posizionamento delle aperture o dei tamponamenti è flessibile e segue un ritmo scandito dalla funionalità degli spazi interni. Queste eccezioni creano un interessante dinamismo in facciata.

In questo blog potrete vedere gli altri otto lavori, sempre abbinati alle quattro architetture milanesi: Torre Velasca, Stazione Centrale, Teatro alla Scala e Ca’ Brutta, già presentati in post in attesa di poter inserire i rimanenti.

I pilastri, sporgenti rispetto ai tamponamenti di facciata, accompagnano la torre evidenziandone l’altezza; anche le modanature che affiancano i serramenti enfatizzano questo aspetto conferendo al tutto un forte senso di verticalità.

Questo senso è riportato anche all’interno della torre nella cura dei rivestimenti, negli oggetti presenti, e sempre accentuato anche nella segnaletica dove la verticale sovrasta sempre l’orizzontale.

Il contrasto della lettera è dato dal rapporto di spessore tra la larghezza dei pilastri e le travi orizzontali che caratterizzano l’estetica della torre

La Top 10 delle migliori font del 2008 commercializzate da Myfonts

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Anche se il  2008 è stato un anno problematico per molti di noi, me compreso, tipograficamente è stato un trionfo per alcuni type designer. MyFonts, che commercializza le font di tante piccole fonderie digitali, ha osservato un continuo aumento delle font di qualità. Questa classifica della Top Ten di MyFonts è basata sui numeri di vendita che hanno fatto da giuria.

Metroscript

Una font OpenType calligrafica disegnata da Michael Doret per la Alphabet Soup in una suite di 5 stili completa e molto interessante che si è attribuita il titolo di migliore font calligrafica dell’anno.

Museo & Museo Sans

Una font geometrica semi-serif con una sans-serif disegnate dal designer Jos Buivenga che ha ottenuto l’attenzione di tutti, offrendo tre dei cinque stili gratuitamente. Entrambi gli stili dei caratteri sono versatili, ideali per le titolazioni, ma anche molto efficace nei testi corti. Alle font «Museo» è stato assegnato da MyFonts un premio speciale per la migliore strategia di marketing.

Floralissimo

Gert Wiescher con oltre 150 caratteri, è uno dei più prolifici type designer presenti su MyFonts. Tra i molti suoi caratteri l’ornamentale, «Floralissimo» è quello migliore nel corso degli ultimi anni e quindi ha guadagnato il suo posto come il più popolare “font photo” del 2008. Come la maggior parte dei glifi d’ornamento, la font, si basa su materiale d’epoca recuperati da vecchi cataloghi. Le decorazioni floreali sono un elegante aggiunta a qualsiasi progettazione e composizione tipografica donando un tocco di romanticismo, di nostalgia o di sottile ironia.

Breuer Text

La MyFonts ha proclamato il 2008 come “L’anno del Sans.” Mai prima d’ora così tante nuove font ben fatte, originali e versatili, sono state aggiunte nel catalogo di vendita. Nel sotto-categoria delle font sans-serifs tecnici, il «Breuer Text», prodotte dalla TypeTrust in 8 variabili, è risultata la migliore. Combinata con un carattere serif più umanista, è una grande font di abbinamento tipografico editoriale, per i progetti di design, ma trova anche molto bene l’utilizzo singolarmente per i manuali d’istruzione, nella segnaletica e nel branding.

Corinthia

Elegante e graziosa, il «Corinthia» è una calligrafia un po’ più formale, disegnata da Rob Leuschke per la TypeSETit. I suoi  collegamenti tra le varie lettere creano un flusso corsivo elegante e delizioso e ne fanno una font indicata per gli inviti, le copertine dei libri romantici e per il packaging di classe.

Bree

Basato sul logo di TypeTogether, la font «Bree» in 10 variabili disegnata da Veronika Burian e José Scaglione per la TypeTogether, è stato uno delle font sans-serif di maggior successo degli ultimi anni. Bree» è un carattere tipografico altamente professionale: è impeccabile e viene disegnato come una famiglia OpenType con diversi gruppi di numeri, le legature, e una grande serie di caratteri multi-lingua. Alcune dei suoi più caratteristici glifi sono la unicità storica di un ‘a’, il corsivo ‘e’, le curve in outstrokes di ‘V’ e ‘w’, la particolare fiorita ‘Q’ e la fluidità delle forme su ‘gyz’. Essa mostra una piacevole miscela di capitali piuttosto discreti e la più viva le lettere minuscole, che conferiscono al testo un aspetto brioso e vivace. Bree è risultato il sans-serif calligrafico del 2008.

Darling Monograms

Questa font del type designer Crystal Kluge per la Tart Workshop costituisce un genere a sé stante infatti il «Darling Monograms» è un insieme di elementi per creare affascinanti monogrammi e cornici per la personalizzazione dei prodotti. I monogrammi sono un classico modo di fare uno marchio grazioso e personalizzato. Particolarmente popolare per inviti matrimoniali, annunci per nascite, personalizzazioni. «Darling Monograms» consente di creare monogrammi fino a tre lettere con l’applicazione di cornici.

Marat

Sorprendentemente originale, il «Marat» di Ludwig Übele per la Ludwig Type, in nove variabili, è tra i nuovi Romani presenti su MyFonts il più notevole di tutti: robusto, compatto e molto leggibile. La sua qualità superiore e l’aspetto unico ha incontrato una grande risposta da parte dei clienti di MyFonts, rendendolo il serif font da testo più venduto nel 2008. Anche se funziona magnificamente alle piccole dimensioni del testo, il suo peso in grassetto lo rende ideale anche per le intestazioni. Il «Marat» è stato selezionato dal Type Directors Club di New York per ricevere il Certificato di Eccellenza in Type Design 2008.

HandMade

Progettato da Edoardo Recife per la fonderia Misprinted Type il «HandMade» si presenta come uno sgangherato, irriverente montaggio di bit e pezzi di alfabeti ornati. Trova il suo utilizzo per la pubblicità, per i frontespizi e per le composizioni “particolari” comunicando qualcosa di antico.

Aviano Serif

Negli ultimi anni le serie, «Aviano Slab» e «Aviano Sans» della fonderia digitale insigne fonderia sono state quelle più visualizzate nel sito della MyFonts. Il designer Jeremy Dooley ha completato le serie creando «Aviano Serif».Questa nuova serie è basata e ispirata sulle classiche strutture estese e proporzioni del «Aviano», le grazie sono più regolari e robuste e il carattere tipografico ha più peso.
«Aviano Serif» è perfetto per le titolazioni e per creare logotipi. La famiglia comprende quattro pesi per una vasta gamma di funzionalità di progettazione possibili. Tutti i pesi comprendono 40 legature OpenType, vecchi stili di cifre, 28 caratteri alternativi e 10 ornamenti dell’aquila per disegni e modelli personalizzati.

Reportage fotografico della mostra Italic 2.0 al Romadesign+

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Per vedere tutte le immagini: Spazio Giò Fuga Type su Flickr

Italic 2.0 è anche un libro, per saperne di più vai su http://aiap.it/libreria.php?ID=2340.

Italic 2.0 è pure un blog: Progetto Italic

È stata presentata a Roma, lo scorso dicembre in occasione della tavola rotonda “Il disegno dei caratteri tipografici a Romadesign+”, la mostra AIAP sulla tipografia contemporanea italiana Italic 2.0, curata da Marta Bernstein, Luciano Perondi e Silvia Sfligiotti, seconda tappa dopo Torino (in occasione di Icograda Design Week Torino 2008).

Italic 2.0 presenta i più recenti sviluppi della produzione tipografica italiana, che ha mostrato negli ultimi cinque anni una vera e propria fioritura, grazie al contributo di molti giovani designer. Vengono mostrate le principali linee di sviluppo: ricerca e sperimentazione, didattica, recupero di modelli storici, caratteri su commissione e progetti indipendenti. Una sezione di mappe mostra i percorsi formativi e di lavoro e le connessioni tra i designer che formano la nuova scena del type design italiano.

Con testi di Giovanni Lussu, James Clough, Antonio Cavedoni, Marta Bernstein, Luciano Perondi, Giangiorgio Fuga, Silvia Sfligiotti e altri ancora.