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Peccato, non siamo in Olanda!

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Come parte della nuova “brand identity” del governo olandese, Peter Verheul ha progettato un carattere tipografico istituzionale denominato «Rijksoverheid Sans & Serif» per tutte le forme di comunicazione visiva. Questo è il risultato di un nuovo modo in cui il governo olandese vuole posizionarsi nella società. Attualmente ci sono oltre 200 dipartimenti e ministeri, che utilizzano diversi tipi di logotipi e di “brand identity” tra i quali quello progettato dallo Studio Dumbar che aveva vinto il concorso indetto alla fine del 2007.

Proprio lo Studio Dumbar ha chiesto, all’inizio del 2008, a Peter Verheul di progettare un nuovo carattere da abbinare alla immagine coordinata governativa partendo dal suo carattere tipografico «Versa» e trasformarlo in caratteri utilizzabili per un pubblico più vasto. Egli ha cambiato l’aspetto della versione del «Versa Serif» e ha creato una nuova serie di lettere per la versione Sans. I caratteri sono stati chiamati «Rijksoverheid Serif» e «Rijksoverheid Sans» e saranno utilizzato in ogni aspetto della comunicazione visiva governativa. Il «Rijksoverheid Sans» sarà utilizzato principalmente per le rubriche di testo e nella segnaletica o per i sistemi di “wayfinding”. Il «Rijksoverheid Serif» sarà invece utilizzato come carattere per i testi da lettura. In poco meno di nove mesi Peter Verheul è riuscito a finalizzare il font e rilasciare in quattro diverse varianti (Regular, Italic, Bold e Bold Italic).

Durante il tempo della creazione Peter Verheul non ha avuto molto tempo per scattare le foto dello stato di avanzamento del lavoro (come ha detto nel suo discorso di introduzione), ma ha conservato un notebook pieno di disegni e appunti sulla creazione e progettazione dei caratteri. Dopo aver terminato la digitalizzazione ha donato alla Bijzondere Collecties, un importante collezione olandese di lavori grafici, tipografici-artisti, il libretto, le prime stampe e tutto ciò che è legato nella creazione del carattere tipografico «Rijksoverheid».

Tutta la storia della nascita e il motivo per cui la creazione di caratteri Rijksoverheid è reperibile nell’ottimo libro «Letterrijk» scritto da Mathieu Lommen, e pubblicato dagli editori De Buitenkant.

Altre informazioni sono reperibili nel sito Designworkplan, e per l’acquisto del libro «Letterrijk» vi consiglio uno dei tanti rivenditori di libri olandesi AB (€15 + €4 di spese spedizione).

Testo in portoghese

Un video sulla “Tipografia em Belém” di Fernanda Martins

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Un interessantissimo video fotografico di studio sulla “Tipografia em Belém” fatto da Fernanda Martins, type e graphic designer brasiliana direttrice dell’ADG Brasil – l’associazione dei disegnatori grafici brasiliani e membro dell’ATypI. Lei lasciò São Paulo per vivere a Bélem, capitale dello stato del Pará, nell’Amazzonia.

Questo tipo di tipografia, che è meglio definire come lettering, è presente in tutti gli stati del Brasile. Lei ci mostra esempi dei pichação (writing) dello stato del Pará ed esempi della “tipografia popular” con i lavori dei letristas da rua (come ho già scritto in un precedente post). Nella parte finale Fernanda mostra immagini della “Oficina de desenho tipográfico”, che utilizzo questa ricerca sulla tipografia a Belém.

Potete vedere il blog di Fernanda Martins per conoscere altri aspetti della grafica brasiliana.

Testo in portoghese

Futura Stencil ferroviaria

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Con la scusa di una “nuova scoperta” sull’uso del Futura, in una forma Stencil, per la segnaletica delle Ferrovie dello Strazio (alias Ferrovie dello Stato) o Frenitalia (alias Trenitalia) voglio tornare a parlare, anche sul mio blog, di ciò che reputo un pessimo esempio di segnaletica in Italia.

Dal 2001 con la nuova corporate commissionata a Massimo Vignelli le Ferrovie dello Stato hanno cercato un ammodernamento della propria segnaletica. Però il buon Vignelli, maniaco dell’utilizzo del Futura come già aveva fatto per la RAI Radiotelevisione Italiana, ha utilizzato tale carattere non solo per il corporate stampato ma pure per la segnaletica.

L’inopportuna scelta del Futura per la segnaletica è data per la confusione di lettura fra le minuscole ‘a’ e ‘o’ molto simili nella forma in quanto una segnaletica ferroviaria, come quella stradale deve essere facilmente leggibile e quindi le lettere facilmente distinguibili a “colpo d’occhio”.

Inoltre la scelta di Vignelli di utilizzare il Futura Bold bianco su fondo blu rende ancor più pesante il carattere rendendolo ulteriormente poco leggibile con un effetto di abbaglio.

Una buona soluzione sarebbe stata, per esempio, l’utilizzo del Frutiger disegnato dal grande maestro Adrian Frutiger proprio ad uso della segnaletica (Aeroporto Parigi-Roissy Charles De Gaulle).

Frutiger Bold e Regular in ambedue i pesi un carattere meglio indicato per la segnaletica.

Ma torniamo alla mia ultima “scoperta” ferroviaria. Con l’allungamento della tratta del Passante Ferroviario di Milano fino alla stazione di Milano Rogoredo ho rimesso piede in una stazione delle Ferrovie dello Stato dopo quasi un anno (altri tempi rispetto quando facevo il pendolare verso Urbino) scoprendo un nuovo utilizzo del Futura per la segnaletica retroilluminata.

Una strana versione del Futura Stencil inventata da qualcuno, non credo Vignelli, per evitare che le controforme delle lettere fossero isolate e pertanto staccabili.

In realtà una font Futura Stencil esiste già disegnata da Achaz Reuss (noto per disegnare gli stencil dei caratteri più famosi), basandosi sul carattere di Renner, per la tedesca URW++ ma che non ha niente a che fare con la soluzione adottata per le Ferrovie.

Sul sito di Design Repubblic è dato molto risalto al lavoro di Massimo Vignelli per la segnaletica delle stazioni delle Ferrovie dello Stato!

Bene ora attendo i vostri commenti e le vostre opinioni a riguardo!