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Les Rencontres Internationales de Lure 2010

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FUTILE / UTILE, il programma!

La typographie entre plaisir et devoir
La tipografia tra piacere e dovere

Settimana della tipografia a Lure (Provenza – Francia), dal 22 al 28 agosto 2010.

La grafica dovrebbe essere soddisfatta di essere decorativa, o semplicemente organizzare la loro funzione? Dal rigore alla superficialità, una oscillazione costante e festante per capire la grafica.

Per oltre mezzo secolo, Les Rencontres Internationales de Lure sono un importante osservatorio e un forum per gli appassionati della comunicazione visiva a tutto campo: tipografia e design tipografico, design, moda, fotografia, cartellonistica, packaging, grafica, storia, illustrazione.
La sua missione è di promuovere la cultura grafica e di contribuire alla qualità del nostro ambiente dei media.
I membri dell’associazione diretta da Nicolas Taffin, provengono da ogni luogo geografico e ambito professionale, e si sono incontrati per condividere esperienze, capacità e competenze per riflettere e discutere le pratiche e gli sviluppi della loro attività con passione e nella giusta atmosfera …

Moltissimi sono i relatori confermati per questa edizione che tratta il tema dell’uso della grafica tra futile e utile.
Due idee di design, a distanza come i poli. La prima evoca abbellimento, copre un’area che si estende dal ornamentali per il (neo)rococò, attraverso la libera creazione virtuosa, a volte non senza umorismo. La seconda, seriosa, vuole organizzare per la creazione di regole, la struttura basata su un vocabolario semplice, minimo, per evitare di aggiungere qualche cosa che non è necessario. Tra le due, il progettista sarebbe condannato a scegliere le parti?

I Rencontres internationales de Lure vi aspettano, prenotate il vostro posto!
Per informazioni, prenotazioni www.relure.org

Testo in portoghese

Scritto da Giò

agosto 7th, 2010 at 8:30

“UPPERcase – l’universo delle Font” a Parma

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Il famoso Museo Bodoniano come luogo ideale per attrarre chi comunica grazie alle font

Aldo Manuzio, Francesco Griffo, Giambattista Bodoni, Aldo Novarese e Alberto Tallone …

… cos’hanno in comune tra loro?

Come si può ottimizzare l’uso delle font digitali e sfruttarle al meglio per ogni esigenza? Innanzitutto occorre conoscerne la provenienza e la storia che hanno alle spalle, per poi individuare le sfide che ci vengono poste oggi giorno e, di conseguenza, le soluzioni da trovare. Con grande entusiasmo e per nome di TechnoSolutions, distributore software per l’Italia, abbiamo combinato le soluzioni di alcuni dei maggiori partner mondiali di software di prestampa come Extensis, Objectif Lune, Enfocus e FontFont per offrirvi quest’occasione informativa da non perdere, un pomeriggio di approfondimento dedicato all’universo delle font.

L’evento (con partecipazione gratuita) si terrà
Giovedì, 15 Aprile 2010
A partire dalle ore 15.00
Al Museo Bodoniano, Parma

Gli interessati possono ottenere maggiori informazioni ed il programma tramite Typevents Italy, contattando Simone Angelica Wolf via eMail: ciao@typevents.com o telefonicamente 0522 1978 165.

Il programma:
15.00 Benvenuto
Nella sala di lettura della biblioteca Palatina
Andrea De Pasquale, Direttore Biblioteca Palatina e Museo Bodoniano

15.15 Micro & mega: il piccolo e il grande in tipografia
Il progetto e la produzione dei caratteri da Bodoni alle font digitali: aspetti storici e opportunità del presente.
Fabrizio Rossi, Studio Ikona, Roma

15.30 Affinità di caratteri
Imparare a conoscere meglio le font digitali per poterle scegliere consapevolmente.
Claudia Damiani, Studio Ikona, Roma

15.50 Acquisto e personalizzazione delle Font
I modelli di licenza offerti da librerie professionali, che garantiscono la qualità dell’ambiente lavorativo. Perché la personalizzazione delle Font è un lavoro per professionisti.
Simone Wolf, Typevents Italy, Reggio Emilia

16.10 Come ottimizzare la gestione delle font all’interno di un flusso di lavoro automatizzato
Esempi concreti di come, grazie alle nuove tecnologie, sia possibile evitare gli errori di stampa più comuni dovuti alle font, migliorare la produttività automatizzando i processi ripetitivi e personalizzando il lavoro finale (1-to-1).
Vainer Gilioli e Luca Marongiu, Technosolutions, Reggio Emilia

16.30 La gestione centralizzata delle font raccontata da chi la usa con successo.
Il perchè della scelta Extensis, live demo del font management UTS (Universal Type Server).
Carlo Anselmi, Interpublic, Milano

16.50 Visita del famoso Museo Bodoniano

17.30 Rinfresco e l’occasione di scambiare idee con professionisti e relatori

18.15 Chiusura dell’evento e distribuzione dei regali personalizzati per i partecipanti

Caderno de Tipografia e Design Nr. 14 – Marzo 2009

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I «Cadernos de Tipografia» trattano i temi della Tipografia, il typeface design, il design grafico, e analizzano socialmente e culturalmente i fenomeni relazionati con le edizioni, pubblicazioni e riproduzioni dei testi e delle immagini.

I «Cadernos», pubblicati in portoghese, e occasionalmente e parzialmente anche in spagnolo, è diretto principalmente con le sue tematiche verso il mondo tipografico del Portogallo, Spagna, Brasile e America Latina trovando poi molti lettori al di fuori di queste realtà

La distribuzione è gratuita, potete scaricare la versione in PDF direttamente dal sito Tipografos dove troverete anche i numeri precedenti.

Temi del numero 14

  • Due font contemporanee per imparare a leggere ed a scrivere: Escolar Portugal ed Escolar Brasil nate per colmare una lacuna nell’insegnamento della scrittura ai bambini sempre più portati al solo utilizzo dello “stampatello”.
    Vari articoli sulla storia della calligrafia per l’infanzia con fotografie di vecchi manuali per apprendere la “bella scrittura” in diversi paesi nel mondo.
  • Vecchi Abecedari.

Testo in portoghese

Type Design 3: il “MilanoCentrale Regular” di Alberto Manzella

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Prova di applicazione del carattere nella segnaletica (sopra) e nel tabellone partenze / arrivi (sotto)

Eccoci al quarto appuntamento settimanale con i lavori dei partecipanti alla terza edizione del “Corso di Alta Formazione in Type Design” presso il Poli.design di Milano.
Dopo aver presentato, nelle scorse settimane, il “Salieri” di Diana Quarti per il “Teatro alla Scala”, il “Velasca” di Nora Dealti per la “Torre Velasca” e il “Monumentale” di Pierfrancesco Annichiarico per la “Ca’ Brutta”, questa settimana tocca al “MilanoCentrale Regular” di Alberto Manzella per la “Stazione Centrale”.

Nei prossimi appuntamenti del post del martedì vedremo, di settimana in settimana, gli altri lavori sempre abbinati a queste quattro architetture milanesi.

Targa commemorativa della posa della prima pietra per ledificazione della Stazione Centrale di Milano
Targa commemorativa della posa della prima pietra per l’edificazione della Stazione Centrale di Milano

Una breve storia delle stazioni ferroviarie milanesi fino alla edificazione de Stazione Centrale. Nel 1850, Milano contava due stazioni ferroviarie non collegate fra loro: Milano Porta Nuova e Milano Porta Tosa (che di seguito diventerà Milano Porta Vittoria), site al termine di due linee ferroviarie, una diretta a Monza e l’altra a Venezia.
Tra il 1885 e il 1891 vengono edificate altre quattro stazioni secondarie: Porta Sempione, Rogoredo, Porta Romana e Porta Garibaldi che erano collegate da una nuova circonvallazione ferroviaria, ma il traffico ferroviario risultava ancora insufficiente in proporzione all’aumento degli utenti.
Il 15 gennaio 1906 viene indetto il primo concorso per la costruzione di una nuova stazione ad alta capacità, al quale parteciparono i più importanti architetti milanesi i quali presentarono progetti isprati a classicismo ed eclettismo allora molto diffusi, attraverso ampie cupole e decorazioni monumentali. Il vincitore selezionato del progetto fu l’architetto Cantoni, ma tale progetto non fu mai realizzato. Sei anni più tardi l’amministrazione organizzò un’altra gara, questa volta vinta dall’architetto Ulisse Stacchini. Architettura imponente arricchita da ornamenti quali: corone, festoni, motivi geometrici astratti. Con la variante del 1915, furono eliminati: torri, statue, orologi, festoni e quadrighe, conferendo maggiore austerità in un contesto di Italia Giolittiana.
Nel 1924 avviene l’approvazione definitiva del progetto di Stacchini. Il mutamento politico impose nuove esigenze architettoniche e conseguenti nuove scelte decorative con simboli legati al Fascismo.
Vennero sostituite le pensiline sui binari previste nel progetto iniziale e introdotte le tre grandi tettoie in ferro secondo il progetto dell’ingegnere Albero Fava. Nel maggio 1931, la stazione fu finalmente inaugurata.
La stazione di “Milano Centrale” è la seconda stazione ferroviaria italiana per grandezza e volume di traffico, accoglie circa 600 treni al giorno, due linee della metropolitana che la collegano al vicino Passante Ferroviario, è il terminal di diverse linee di autobus urbani e interurbani e tram nonché le navette per i tre aeroporti dell’area milanese. Ogni giorno è utilizzata da più di 320 mila persone, per un totale di 120 milioni l’anno.

“In motu vita” è il motto del progetto di Ulisse Stacchini. Lo stile archittettonico della nuova Stazione Centrale, risente dell’influenza delle diverse correnti che hanno caratterizzato il Novecento, in particolare il Liberty e l’Art Déco. “Stazione di testa” per poter essere avvicinata il più possibile al centro urbano senza intersecare le arterie principali, la stazione comprende un fabbricato costituito da un corpo centrale con la facciata su Piazzale Doria e due edifici laterali. La parte esterna dell’edificio, fu improntata ad uno stile di derivazione classica, che l’architetto Stacchini volle poi personalizzare con fregi decorativi e nei colori dei vari marmi pregiati di cui è riccamente decorata (così come negli arredi per l’illuminazione), consacrandola a patrimonio artistico della città.

Il carattere «MilanoCentrale» nasce dall’analisi di queste caratteristiche fuse in un’interpretazione che vuole sottolineare gli stilemi grafici creando un ponte tra passato e presente.
Le forme si ricollegano molto ai caratteri lineari futuristi degli anni ’30 meno appariscenti ma molto presenti nelle architetture di quel periodo, ma allo stesso tempo tendenti a forme successive. La lettera ‘A’ ed i numeri sono tipici dei caratteri “fascisti” mentre le altre consonanti sono molto l’influenzate dalla “Bauhaus”. Le minuscole hanno forme contemporanee. L’insieme però risulta armonioso e pertanto valido.

La conferenza “L’alfabeto e la città” di James Clough

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Lettere monospaziate sul Tribunale di Milano - Arch. Piacentini
Lettere monospaziate sul Tribunale di Milano – Arch. Piacentini

Martedì, 11 novembre alle ore 20:45 presso il Centro Studi Grafici di Milano si terrà la conferenza di James Clough dal titolo “L’alfabeto e la città”. Un tema che sta molto a cuore a James, e sul quale lavora oramai da qualche tempo. Si tratta delle forme grafiche delle insegne e delle iscrizioni, e il loro rapporto con la storia della città che le custodisce, dando carattere alle strade e conservando in modo speciale un pezzo di storia della società italiana.

Pur essendo un esperto di lettere, James non si lascia influenzare da nessun tipo di pregiudizio, e studia con occhio curioso qualunque tipo di lettera: sia che si tratti di regolari insegne di negozi che di trasgressive “tags” tracciate da giovani writers.

“L’alfabeto e la città” si terrà presso il Centro di Studi Grafici di Milano, in via Benigno Crespi 30 (MM3, fermata Maciachini, Tram 4, fermata Valassina o Bus 79, via Imbonati). L’ingresso è gratuito: accorrete numerosi!

Type Video: Genesis – un piccolo video biblico sulla storia delle scritture

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In un video di 8 minuti una breve storia sulla nascita delle scritture e della tipografia fino ai giorni nostri, cadenzato al ritmo dei 7 giorni della creazione. Alcuni problemi con la leggibilità dei testi può risultare detestabile in questo video, ma non avendo l’originale è impossibile ogni correzione.

Testo in portoghese

Scritto da Giò

settembre 22nd, 2008 at 10:56