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Lettera da Lure di Fabrizio M. Rossi

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Come avevo già scritto in un post dello scorso 27 maggio si è svolto a Lure, in Francia, dal 25 al 30 agosto la 56ª settimana estiva degli Rencontres internationales de Lure” con varie iniziative che riguardano il mondo della tipografia. Per l’Aiap e soprattutto per la propria passione tipografica era presente Fabrizio M. Rossi che gentilmente mi ha inviato la seguente lettera di un resoconto su questa annuale iniziativa:

foto di Fabrizio M. Rossi: alcuni pannelli della mostra dedicata a Franck Jalleau.
foto di Fabrizio M. Rossi: alcuni pannelli della mostra dedicata a Franck Jalleau. ” Quand je vois un caractère mal foutu, je me dis : Qu’est-ce qu’il est laid le mec ! “

Caro Giò, i Rencontres Internationales de Lure del 2008 si sono appena conclusi e ti scrivo queste righe perché conosco la tua ghiottoneria verso la cultura tipografica: e qui, come sempre, di cultura tipografica ce n’è stata per tutti i gusti, anche quest’anno in cui il tema è stato il dio/demone denaro, tanto temuto quanto desiderato.

Anzi, direi proprio quest’anno: perché il rapporto tra denaro (segno fra i segni, valevole per consenso) e grafica/tipografia (creatrici di segni e di valori convenzionali) è veramente strettissimo, sebbene fra mille difficoltà di ordine teorico e pratico…

Rencontres intensi come sempre, animati come d’abitudine, rigorosi nei contenuti e informali nei modi come sanno essere da più di un cinquantennio.

È stato importante per me parlare dell’Aiap, della sua storia, del suo impegno per il riconoscimento sociale del nostro mestiere. Altrettanto importante è stato scoprire il vivo interesse nei confronti della nostra associazione.

L’Aiap, lo sappiamo, è diversa dai Rencontres, molto diversa. Ma è l’incontro fra le diversità che crea valore, e ognuno ha qualcosa da imparare e da offrire.

Troppo a lungo dovrei dirti dei numerosi interventi in questa sessione dei Rencontres: ti suggerisco soltanto di dare un’occhiata al sito della loro associazione (http://www.rencontresdelure.org/), a quello di uno dei relatori, Frank Adebiaye (http://www.velvetyne.com/) e di tener d’occhio la “Bibliothèque Typographique” animata da Sébastien Morlighem per l’editore Ypsilon. In attesa naturalmente degli atti dei Rencontres!

A presto, Giò, con l’augurio di incontrarsi a Lure nei prossimi anni.

Fabrizio M. Rossi

foto di Fabrizio M. Rossi: alcuni pannelli della mostra dedicata a Franck Jalleau.

foto di Fabrizio M. Rossi: alcuni pannelli della mostra dedicata a Franck Jalleau. “Les plus beaux caractères sont ceux qui se voient le moins.”

p.s. Oltre a tutto questo si è inaugurata una mostra, L’esprit du geste, dedicata al disegnatore di caratteri Franck Jalleau, che espone i procedimenti creativi di un progettista fedele al gesto calligrafico e autore di ricostruzioni digitali di caratteri per la Imprimerie Nationale. Da vedere, magari portandola qui in Italia, perché no? Intanto ti invio qualche foto. Saluti, Fab.

foto di Fabrizio M. Rossi: alcuni pannelli della mostra dedicata a Franck Jalleau.
foto di Fabrizio M. Rossi: alcuni pannelli della mostra dedicata a Franck Jalleau. ” On ne prend pas n’importe quelle fonte pour dire n’importe quoi. “

Franck Jalleau è un type designer parigino nato nel 1962. Ha studiato tipografia e lettering in Francia da Bernard Arin nello Scriptorium di Tolosa, e successivamente con José Mendoza e Stanislas Mandel. Oggi, egli disegna caratteri e digitalizza font per l’Imprimerie Nationale di Parigi ed insegna tipografia presso la École Estienne. Tra i suoi font: Oxalis, Virgile

Cadernos de Tipografia 10 – Agosto 2008

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È uscito online il decimo numero dell’interessantissima rivista tipografica portoghese, scaricabile gratuitamente in formato PDF dal sito Tipografos dove potrete trovare anche i numeri precedenti come il numero 9 che trattava il disegno delle font, il numero 8 che parlava della riforma ortografica, i numeri 6 e 7 sul made in USA.

In questo numero di «Caderno de Tipografia» l’articolo principale tratta della comunicazione visiva prima dell’invenzione degli alfabeti con speciale riferimento alla realtà iberica. Inoltre articoli sugli azulejo come supporto per scritte in Portogallo e Spagna; un articolo sulla litografia in Portogallo e Brasile e un articolo sul Museo della stampa Portimão.

Testo in portoghese

Il Type Design italiano sulla rivista ceca TYPO

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Nell’ultimissimo numero (summer 2008) della rivista ceca di tipografia diretta da Filip Blažek compaiono due articoli scritti da Silvia Sfligiotti e da Marta Bernstein sulla tipografia contemporanea in Italia.

Nel testo di Silvia viene presentato il panorama del Type Design italiano con alcuni lavori già presenti su Italic 1.0 e soprattutto le anticipazioni su Italic 2.0 che uscirà il prossimo autunno in occasione dell’Icograda Design Week.

Nel testo di Marta, invece, viene illustrato il Graphic Design contemporaneo italiano con molti interessanti esempi.

Per acquistare, abbonarvi o richiedere gli arretrati a TYPO potete consultare il sito (anche in inglese) www.magtypo.cz

Futura Stencil ferroviaria

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Con la scusa di una “nuova scoperta” sull’uso del Futura, in una forma Stencil, per la segnaletica delle Ferrovie dello Strazio (alias Ferrovie dello Stato) o Frenitalia (alias Trenitalia) voglio tornare a parlare, anche sul mio blog, di ciò che reputo un pessimo esempio di segnaletica in Italia.

Dal 2001 con la nuova corporate commissionata a Massimo Vignelli le Ferrovie dello Stato hanno cercato un ammodernamento della propria segnaletica. Però il buon Vignelli, maniaco dell’utilizzo del Futura come già aveva fatto per la RAI Radiotelevisione Italiana, ha utilizzato tale carattere non solo per il corporate stampato ma pure per la segnaletica.

L’inopportuna scelta del Futura per la segnaletica è data per la confusione di lettura fra le minuscole ‘a’ e ‘o’ molto simili nella forma in quanto una segnaletica ferroviaria, come quella stradale deve essere facilmente leggibile e quindi le lettere facilmente distinguibili a “colpo d’occhio”.

Inoltre la scelta di Vignelli di utilizzare il Futura Bold bianco su fondo blu rende ancor più pesante il carattere rendendolo ulteriormente poco leggibile con un effetto di abbaglio.

Una buona soluzione sarebbe stata, per esempio, l’utilizzo del Frutiger disegnato dal grande maestro Adrian Frutiger proprio ad uso della segnaletica (Aeroporto Parigi-Roissy Charles De Gaulle).

Frutiger Bold e Regular in ambedue i pesi un carattere meglio indicato per la segnaletica.

Ma torniamo alla mia ultima “scoperta” ferroviaria. Con l’allungamento della tratta del Passante Ferroviario di Milano fino alla stazione di Milano Rogoredo ho rimesso piede in una stazione delle Ferrovie dello Stato dopo quasi un anno (altri tempi rispetto quando facevo il pendolare verso Urbino) scoprendo un nuovo utilizzo del Futura per la segnaletica retroilluminata.

Una strana versione del Futura Stencil inventata da qualcuno, non credo Vignelli, per evitare che le controforme delle lettere fossero isolate e pertanto staccabili.

In realtà una font Futura Stencil esiste già disegnata da Achaz Reuss (noto per disegnare gli stencil dei caratteri più famosi), basandosi sul carattere di Renner, per la tedesca URW++ ma che non ha niente a che fare con la soluzione adottata per le Ferrovie.

Sul sito di Design Repubblic è dato molto risalto al lavoro di Massimo Vignelli per la segnaletica delle stazioni delle Ferrovie dello Stato!

Bene ora attendo i vostri commenti e le vostre opinioni a riguardo!

Caderno de Tipografia 9 – Giugno 2008

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È uscito online il nono numero dell’interessantissima rivista tipografica portoghese, scaricabile gratuitamente in formato PDF dal sito Tipografos dove potrete trovare anche i numeri precedenti come il numero 8 che parlava della riforma ortografica, i numeri 6 e 7 sul made in USA.
Un bell’esempio di informazione e cultura tipografica come lo sono la brasiliana «Tupigrafia» (già citata in un recente post di febbraio) e la prossima nuova rivista italiana alla quale stiamo lavorando io, Claudio Rocha, James Clough, …

In questo numero di «Caderno de Tipografia» l’argomento principale è il disegno delle font nelle esperienze didattiche delle scuole di design portoghesi.
Inoltre un articolo, ben documentato, su Aldo Manuzio e la sua stamperia; uno sulla font Arati, uno sulla “tipografia elementare” di Iwan Tschichold.

Testo in portoghese

Buon compleanno Adrian!

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Domani, 24 maggio, il grande type designer Adrian Frutiger compie 80 anni.

In questo importante anniversario Linotype presenta l’ultima creazione del grande maestro: il Frutiger Serif che nasce dall’idea di dare una rivisitazione del suo Meridien del 1955 realizzato per la fonderia Deberny Et Peignot. Questo nuovo serif disegnato insieme a Akira Kobayashi consiste in un tondo e corsivo di 5 pesi e 2 larghezze (normale e condensato) per arrivare quindi a 20 variabili del carattere.

Partendo dai tipi originali in metallo del Meridien, Akira Kobayashi, Art Director di Linotype, ha voluto “correggere” le forme che con il phototype e le versioni digitali erano stati disegnati troppo largamente infatti il phototype originale e il Meridien digitale erano stati ottimizzati per i corpi testo di 10-12 punti, ma non per gli altri corpi. Un occhio dei caratteri leggermente condensato del Frutiger Serif dovrebbe anche potere funzionare nei più piccoli formati.

La terminazione del Frutiger Serif è condensata generalmente di più rispetto al phototype e del Meriden digitale, che è la porta più vicino alla metrica degli originali in metallo.

Inoltre il Frutiger Serif è stato studiato per un ottimo abbinamento con il famoso lineare Frutiger.

Non solo lineare, ora il Frutiger è stato disegnato nella versione graziata
Non solo lineare, ora il Frutiger è stato disegnato nella versione roman

Frutiger è nato a Unterseen, presso Interlaken, nel Canton Berna in Svizzera. Suo padre era un tessitore. Già da bambino ha incominciato a creare una propria scrittura e un corsivo stilizzato come reazione al corsivo formale richiesto all’epoca nella scuola svizzera. Un iniziale interesse alla scultura fu scoraggiato dal padre e gli insegnanti della scuola superiore lo indirizzarono alla tipografia. Anche se Frutiger si dedicò al mondo della stampa il suo amore per la scultura influenzò l’aspetto dei suoi caratteri.

All’età di 16 anni Frutiger fu apprendista tipografo compositore per quattro anni presso lo stampatore Otto Schaerffli nella città natale di Interlaken. Tra il 1949 e il 1951 frequentò la Kunstgewerbeschule (istituto di arti applicate) a Zurigo, studiando sotto Walter Kach. Gli studenti studiavano le iscrizioni monumentali incise nel foro romano. Mentre frequentava la Kunstgewerbeschule, Frutiger s’interessò in particolare di calligrafia, un settore in cui gli strumenti di disegno potevano essere evitati in favore di pennino e spazzola.

Charles Peignot della foundry parigina Deberny Et Peignot assunse Frutiger basandosi su un lavoro illustrato intitolato Storia delle lettere. Le illustrazioni incise nel legno di Frutiger in questo lavoro dimostravano la sua preparazione, attenzione per i dettagli e conoscenza del disegno delle lettere. Alla Deberny & Peignot Frutiger creò i caratteri President, Phoebus e Ondine. Charles Peignot diede a Frutiger il compito di convertire molti caratteri già esistenti per il nuovo dispositivo di fototipografia Lumitype.

Il primo carattere commerciale di Frutiger è stato «President», un set di caratteri da titolo con della piccole grazie (serif) terminali, pubblicato nel 1954. Un carattere calligrafico informale, «Ondine» (onda in francese), fu anch’esso pubblicato da Peignot nel 1954. Nel 1955 fu rilasciato, «Meridien», una font vecchio stile con grazie. Il carattere traeva ispirazione dai lavori di Nicholas Jenson, ed è in Meridien che le idee su costruzione delle lettere, unità e una, sempre presente, qualità organica delle forme viene espressa da Frutiger per la prima volta. Nel 1956 Frutiger crea il primo dei tre font slab-serif typefaces: «Egyptienne». Egyptienne è uno slab serif sul modello del «Clarendon» ed è il primo carattere richiesto espressamente per il processo di fotocomposizione.

Charles Peignot prevede una grande famiglia unificata, prevista per essere usata sia con i caratteri metallici in lega di piombo, che con i sistemi di fotocomposizione. Impressionato dal successo del carattere «Futura» della Bauer foundry, Peignot incoraggia quindi la creazione di un nuovo font geometric sans-serif per poter entrare in competizione. A Frutiger però non piace la rigidità del Futura è persuade Peignot che il nuovo sans-serif deve essere basato su un modello realista (neo-grotesque). Il carattere del 1896 «Akzidenz Grotesk» è portato come modello primario. Per mantenere l’unità attraverso 21 varianti, di ogni peso e larghezza, in roman e in corsivo, viene disegnato e approvato prima che ogni matrice venga “tagliata”. Così nasce l’«Univers» nel quale Frutiger introduce il suo sistema di classificazione a due cifre. La prima cifra (da 3 a 8 ) indica il peso, con 3 che significa veramente sottile e 8 veramente spesso. Il secondo numero indica la larghezza e se è roman o “obliquo”. La risposta del mercato all’Univers è immediata e positiva. Frutiger ha dichiarato che l’Univers è stato il modello di tutti i suoi successivi caratteri. L’Univers è stato alla base di «Serifa» (1967) e «Glypha» (1977).

Nei primi anni ’70 l’autorità aeroportuale francese incarica Frutiger di creare un carattere per la segnaletica ad uso dei viaggiatori del nuovo aeroporto internazionale Charles de Gaulle di Parigi nel territorio di Roissy. In breve gli viene richiesto un carattere con grande leggibilità sotto ogni angolazione. Frutiger prende in considerazione la possibilità di adattare l’Univers ma decide che il suo aspetto è datato, essendo associato con gli anni ’60. Il carattere che crea è un’amalgama di Univers temperato dall’influenza organica degli humanist sans-serifs tipo la font «Gill Sans» di Eric Gill, il carattere di Edward Johnston per il London Transport e «Antique Olive» di Roger Excoffon. Originariamente denominato Roissy, il carattere verrà rinominato «Frutiger» quando viene rilasciato al pubblico dalla Mergenthaler Linotype Company nel 1976.

Nel 1978 pubblica il suo famoso libro “Der Mensh und seine Zeichen” successivamente tradotto in molte lingue. La versione italiana intitolata “Segni & simboli“, a cura di Giovanni Lussu e Daniele Turchi ed edita da Stampa alternativa / graffiti è in vendita presso la Libreria Aiap.

Il carattere di Frutiger del 1984 «Versailles» è un serif vecchio stile (old style) con le maiuscole simili a quelle del precedente font «President». Nel Versailles le grazie (serifs) sono piccole e glifiche. Nel 1988 Frutiger completa «Avenir». Avenir, in lingua francese significa avvenire o futuro, prende ispirazione dal «Futura» ma include similarità strutturali con i neo-grotesque. Avenir ha la serie completa di pesi unificati. Nel 1991 Frutiger termina di lavorare su «Vectora», il cui design è influenzato dai caratteri di Morris Fuller Benton come il «Franklin Gothic» e «News Gothic». Ne resulta un font con una grande altezza e leggibile anche a piccole dimensione.

Alla fine degli anni ’90 Frutiger inizia a collaborare al raffinamento ed espansione dei caratteri Univers, Frutiger e Avenir per l’uso della tecnologia moderna e indirizza lo sviluppo all’hinting per la visualizzazione a schermo. Il nuovo Univers digitalizzato viene rilasciato con 63 varianti. Il Frutiger viene riedito come «Frutiger Next» con un vero corsivo e pesi addizionali. Lavorando insieme al designer della Linotype Akira Kobayahi, Frutiger espande la famiglia Avenir con pesi sottili e pesanti, e una versione ristretta (condensed). Il carattere viene rilasciato con il nome «Avenir Next».

Una delle ultime creazioni di Frutiger è il carattere «ASTRA-Frutiger» creato appositamente per l’Ufficio federale svizzero delle strade, ASTRA appunto. Entrato in vigore nel 2002, questo nuovo carattere è vieppiù utilizzato man mano che i vecchi cartelli stradali svizzeri vengono sostituiti.

La carriera di Frutiger nello sviluppo di caratteri di stampa spazia nelle era dell’hot metal, fototipografia e della tipografia digitale. Frutiger attualmente vive a Berna, in Svizzera, e lavora principalmente alle incisioni su legno.

Nel 1987 riceve la TDC Medal per il suo grande contributo alla tipografia. Nel 2006 riceve il premio della SOTA Typography Award.

Caratteri

I caratteri ideati da Adrian Frutiger comprendono:

  • Phoebus (1953)
  • President (1954)
  • Ondine (1954)
  • Meridien (1955)
  • Egyptienne (1956)
  • Univers (1957)
  • Apollo (1964)
  • Serifa (1967)
  • OCR-B (1968 – carattere normalizzato per il riconoscimento ottico, l’Optical Character Recognization, class B)
  • Iridium (1975)
  • Frutiger (creato nel 1975 per l’aeroporto Charles de Gaulle, pubblicato da Linotype nel 1976)
  • Glypha (1977)
  • Icone (1980)
  • Breughel (1982)
  • Versailles (1982)
  • Linotype Centennial (1986 – disegnato in occasione del centenario della Linotype)
  • Avenir (1988)
  • Westside (1989)
  • Vectora (1990)
  • Herculanum (1990 – facente parte del programma “Caratteri prima di Gutenberg”)
  • Pompeijana (1990 – facente parte del programma “Caratteri prima di Gutenberg”)
  • Didot (Linotype) (1991)
  • Rusticana (1992 – facente parte del programma “Caratteri prima di Gutenberg”)
  • Frutiger Next (1997)
  • Frutiger Stones (1998)
  • Frutiger Symbols (1998)
  • ASTRA-Frutiger (adottato nel 2002 dall’Ufficio federale svizzero delle strade)
  • Frutiger Capitals (2005)
  • Frutiger Arabic (2007)
  • Frutiger Serif (2008)